25.09.2012
LA “MARIA” CHIUDE. IL RINGRAZIAMENTO DEL CIRCOLO DEL CINEMA DINO RISI PER QUESTI ANNI MERAVIGLIOSI TRASCORSI INSIEME
Fino all’ultimo tutti abbiamo sperato che la libreria potesse continuare in un modo o nell’altro la sua attività. Sapevamo da tempo che c'era questo rischio, ma in fondo nessuno aveva il coraggio di crederci. Il comunicato di questo pomeriggio ha solo anticipato una doverosa lettera di ringraziamento che prima o poi sarebbe arrivata. Non una semplice formalità, quindi, ma un dovere sentito, dettato dal cuore. Senza il sostegno de “La Maria del porto”, che in questi anni ha ospitato con calore le nostre iniziative, oggi il circolo del cinema “Dino Risi” non esisterebbe. Dal primo ospite ufficiale Matteo Poggi, sceneggiatore venuto da Firenze per presentare il suo film, per finire con Tinto Brass con il quale ci salutammo preparando le iniziative del circolo per i “Dialoghi”, in quella stanza dove le immagini si riflettevano su una pietra bellissima sono passati in tanti: Pupi Avati, Luciano Tovoli, Maurizio Scaparro, Mario Orfini, Luciano Odorisio, Ernesto Mahieux, Dante Marmone, Giuseppe Sansonna, Luigi Lo Cascio, Silvio Orlando, Blasco Giurato, Ennio Guarnieri, solo per citarne alcuni.
In questo luogo dove “è sempre stata gradita la curiosità” (lo si legge ancora fuori alla porta) l’idea venne a Rosanna Gaeta, mentre sfogliavo un libro di cinema, per averle chiesto semplicemente se in quella sala dove solitamente facevano presentazioni di libri e incontri musicali, avessero mai proiettato qualche film. Mi avvicinai alla “Maria del porto” molti anni fa, senza mai pensare che di li a poco avremmo costruito insieme un progetto bellissimo. “Dai, organizziamo qualche proiezione”, ci dicemmo, lanciando una sasso nello stagno di una città dove le sale cinematografiche stavano chiudendo. Il “Dino Risi” nacque così. Fu Rosanna ad invitarmi ad organizzare, con il prezioso supporto della sua associazione culturale, una retrospettiva sul cinema segreto italiano. Volli inserire i film più sfortunati di Fellini, Montaldo, Loy, Comencini e Risi, per un giudizio d’appello in una chiave che si avvicinasse il più possibile a quello della fruizione cinematografica. Partimmo con un film sfortunato di Ettore Scola, tratto da un racconto di Durrenmatt che, nonostante Alberto Sordi protagonista, non aveva visto quasi nessuno. E un film bistrattato di Dino Risi con Beppe Grillo attore. Rivederli al buio e in silenzio, era tutta un’altra cosa. Eravamo in pochi, le prime volte, ma stavamo già crescendo con il passaparola. Rosanna se ne accorgeva e ci esortava sempre più a migliorare. Due anni dopo in occasione dei “Dialoghi di Trani” l’associazione fece grandi sforzi affinchè Marco Risi potesse tenere a battesimo il nuovo sodalizio. A Rosanna spettava sempre tagliare quella pellicola che inaugurava la lunga stagione. In quella sala si sono incrociati molti destini. La libreria e il circolo sono stati un crocevia simpatico a tutti, un punto di riferimento essenziale, nelle serate gelide anche un rifugio. Non potrò mai dimenticare ad esempio quel ragazzo che finiva il turno di lavoro a Barletta e si catapultava alla “Maria” per non perdersi i nostri film. A volte iniziavamo tardi apposta, per aspettarlo. Io e Tonia (la signora che lavora in libreria) spostavamo le sedie, dei carissimi amici si avvicendavano per montare un telo, il proiettore e le casse. Tutti davano una mano. Grazie a quel luogo magico il circolo ne ha fatta di strada. E tutti gli autori, registi ed attori prima ancora di varcare la soglia di un negozio dove le disposizioni dei libri e gli addobbi scandivano il passare delle stagioni, dicevano sempre la stessa frase: “ma che bel posto!”.
E’ triste rassegnarsi all’idea che questo luogo fondamentale per Trani e per la sua cultura possa chiudere. E siamo vicini con tutto il cuore alla “Maria del porto” per questa decisione difficile. Il circolo del cinema proseguirà altrove la sua attività, ma non potrà mai dimenticare questi anni bellissimi, ravvivati dall’entusiasmo e dall’amore. Pur in un'altra sede, con la testa e il cuore saremo sempre in quel posto magico che, ci auguriamo, possa tornare al più presto a risplendere. E per tante ragioni. Perchè il “Risi” e la “Maria” resteranno sempre una sola cosa. Perchè abbiamo deciso simbolicamente di non togliere la nostra insegna fino a quando ci verrà chiesto. Perché cultura e passione non potranno mai separarsi. Non in questa città che farebbe bene a salvaguardare con sensibilità e attenzione i suoi spazi attivi, per non dissipare in fretta quella forte identità culturale che le è sempre appartenuta.
Grazie Rosanna, grazie Gianni
Lorenzo Procacci Leone – Circolo del Cinema Dino Risi
26 Settembre 2012
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