Anche questo "Nonno scatenato" (che nel richiamo al titolo sfregia brutalmente, già nelle premesse, il capolavoro di Martin Scorsese) è un surrogato, parente lontano della formula vincente de "Il sorpasso", più volte ricalcata. Prendi due caratteri opposti, caricali su una macchina decappottabile, e mettili sulla strada: mezzo film è quasi fatto. Se a questo aggiungiamo che il protagonista principale è un impenitente vedovo vegliardo interpretato da Robert De Niro, sulla carta dovremmo avere il valore aggiunto dello stile. In effetti rispetto alle ventilate minacce di aria sporca e abuso di volgarità del trailer, il film si mantiene a metà strada in un livello discreto, non proprio esaltante, ma tutto affidato alla responsabilità dell'esperto attore. Il quale, dopo aver perso la moglie, chiede a suo nipote Zac Efron, prossimo alle nozze e ad una vita senza sussulti pianificata nei dettagli, di accompagnarlo in macchina in Florida per una vacanza disintossicante. Fra nonno e nipote si percepisce all'inizio una reciproca diffidenza dovuta al lungo periodo in cui non si sono frequentati. Ma il vecchietto non tarda a rivelarsi un erotomane incallito, a caccia di sesso pronto consumo nell'epicentro degli "Spring break": una Daytona lasciva e spericolata, presa da assalto da liceali e collegiali disinibite. Mentre il nonno mostra di integrarsi, il nipotino morigerato cerca di non compromettere la sua credibilità e il matrimonio alle porte. Ma le tentazioni sono tante: tutte disposte in fila per un esame della virtù. Conseguenze imprevedibili e devastanti: consumo di droghe leggere e pesanti, bevute in spiaggia, pernottamenti in gattabuia, bagordi e perdite di memoria. Il nonnetto, nel frattempo, continua a darsi da fare per garantire una lunga felicità e non un destino amaro all'incauto nipote.

Divertente col suo carico di eccessi e la tendenza alla risata grassa, "Nonno scatenato" mostra un De Niro un pochino alla deriva a spasso in territori che gli sono poco congeniali, come quelli della commedia. Provocatorio e sporcaccione, audace e invadente nei panni di un nonno agile ed esuberante, se ne sta per tutto il film ad impartire un'educazione al contrario al malcapitato Zac Efron fra battute pesanti, doppi sensi e gioventù bruciata. E' un filmetto comunque tirato via con un evidente senso di responsabilità, che certo non precipita nella sciatteria tipica di commediacce collegiali girate con i piedi. Certo fa effetto vedere un attore straordinario che cerca di arrotondare la pensione prendendosi in giro con un carico politicamente scorretto. Ma se proprio declino deve essere, tanto vale esplorare i territori del cinepanettone, perchè De Niro sembrerebbe pronto alla pugna. Fra le giovani, disinibite e sfrenate conigliette si segnala Aubrey Plaza: la ragazzaccia che per tutto il film vuole portarsi a letto il nonnetto. Il finale, degno di un decamerotico italiano vecchio stampo, pone fine alla questione con uno scambio di battute un pò in linea con "Metti lo diavolo tuo ne lo mio inferno".

Cinemars, Andria - 18 Aprile 2016