26.08.2008 - 08.09.2008
"Spiegel" VS Venezia
Berlino, 25 ago.
E' troppo "patriottica" la Mostra del Cinema di Venezia che si apre mercoledi', in quanto accoglie troppe pellicole italiane, che comunque faranno molta fatica a conquistare il Leone d'Oro. Lo scrive il settimanale "Der Spiegel", secondo il quale "ci sono 11 film italiani nelle sezioni principali, di cui 4 in concorso, su un totale di 21 in lizza". Per il settimanale di Amburgo la scelta "appare azzardata, visto che negli anni passati quasi tutti i film italiani hanno fatto fiasco a Venezia, ne' sono ricomparsi finora come film di culto". Il settimanale critica anche la scelta di dedicare una grande serata di gala ad Adriano Celentano, "il volto equino piu' famoso tra i cineasti italiani", e sottolinea che il suo film portato a Venezia "non e' veramente nuovo, poiche' si tratta di `Yuppi Du', uscito nel 1975". L'articolo si chiede "perche' il resto del mondo non ami piu' l'Italia come una volta" e la risposta del settimanale e' che "molti intellettuali europei si chiedono se dipenda dalle montagne di rifiuti di Napoli, da Berlusconi, o dai numerosi e maltrattati monumenti artistici".
Fonte Yahoo Notizie
Questo articolo mi sconvolge, ma in una minuziosa parte lo condivido. Siamo sempre combattuti fra patriottismo e qualità. E un appassionato di cinema è comunque contento quando la sua nazionale cinematografica porta qualche premio a casa. Ma la stessa gioia la si prova se il film è scarso? I tedeschi in un certo senso hanno lanciato frecce pesanti sul bersaglio della qualità. Elemento che da qualche anno a questa parte, dalla sponda italiana, si vede sempre meno. E' fin troppo palese che Berlino e Venezia sono due retrospettive completamente diverse. Da anni a Venezia in sezioni collaterali si possono rivedere (per fortuna!) film scomparsi dalla circolazione. Però se si tratta di "W la foca", qualcuno può timidamente dissentire.
Questo non è un limite di una mostra, anzi è una virtù da apprezzare. Chi ha la fortuna di sbarcare al lido e di trovare posto potrà rivedere fra questi vecchi film italiani titoli scomparsi come "Arcana" di Giulio Questi, "Toh è morta la nonna" di Monicelli, "Nostra signora dei turchi" edizione integrale di Carmelo Bene. Che non ambiscono ad ottenere premi, ma che rientrano in pieno diritto in una mostra cinematografica.
Sulle scelte di Muller per i film in concorso preferisco non esprimermi. Sappiamo tutti il peso e la responsabilità di una direzione artistica. Tutte le scelte sono sempre oggetto di critiche e discussioni. Del resto non è l'unico chef con il tragico compito di cucinare con quel poco che è rimasto in cucina...
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