Si assottiglia la linea già sottile fra cinema e libreria. Piovono trasposizioni, in questo mese (ammesso che si voglia dare un valore letterario a Muccino e Moccia) ce ne toccano ben tre. Come ho già detto altrove si rigenera la curiosità sui libri scoperti al cinema e sui film scoperti grazie ai libri. Un binomio perfetto, vecchio quanto la settima arte.
C'è una differenza ben precisa. Lerici, Arpino, Brera, Veraldi, Chiara e altri non ci sono più e bisogna farsene una ragione. Ci toccano Veronesi, Ammaniti e altri della nuova guardia...
Il film "Caos calmo" è piatto come la calma che descrive. Gli unici sussulti ci vengono dalla piccola protagonista che dà al film impennate di poesia. Il resto è marketing allo stato puro: natiche del Nanni e tette della bella Isabella comprese. Colonna sonora mozzafiato e partecipazione speciale del grande Roman Polanski che non parla ma riempie con la sua fisionomia il vuoto e le carenze di una sceneggiatura che francamente avrei affidato a mani piu' esperte. Una marchetta di lusso, non c'è che dire.
Cinema Impero, Trani - Febbraio 2008 |