Fra i film interpretati in regime di separazione forzata (Franco si superò per numero di contratti, Ciccio ebbe il buon senso di selezionare le varie proposte), è uno dei peggiori di Franco Franchi. La dura legge della parodia non consentiva mai soste e, insieme ad un altra versione comica girata nello stesso periodo da Alighiero Noschese, "Il padrino", successo strepitoso di critica e pubblico dell'anno precedente, dette origine ovviamente ad un sacco di buffe imitazioni, più o meno riuscite.
Franco, per la verità alquanto sottotono e contenuto nell'alternanza di gags più verbali che fisiche, riveste i panni di Oronzo, figlioccio del padrino, spedito in Sicilia dalla lontana America per il suo vizio di rubare il cuore delle donne altrui. Come Michael Corleone si ritrova incredibilmente in un territorio inospitale. Si sprecano per ovvie ragioni luoghi comuni sulla mafia e sulle pecche di una sicilianità retrograda con nell'ordine: donne da maritare dopo essere state leggermente compromesse da uno sguardo, freschi sposi fatti fuori a colpi di lupara lo stesso giorno delle nozze, ratti a scopo d'amore. Fra le sequenze telefonate, che si prendono ingenuamente gioco del capolavoro di F.F.Coppola: la testa equina fatta trovare a scopo di vendetta nel letto di un dirigente Rai è quella bronzea di Viale Mazzini (!) e il padrino (M.Arena) che dovrebbe giocare nel vigneto con il nipotino assiste suo malgrado ad un attentato dinamitardo fatto ai danni della macchinina a pedali del piccolo erede. Le trovate comiche sono ridotte ai minimi termini, nonostante l'apporto di abilissimi caratteristi di quegli anni.
Mariano Laurenti che darà prove più convincenti nel filone della commedia sexy di là a venire, dirige alla meno peggio un filmetto privo di sceneggiatura, senza capo nè coda, ricorrendo a vecchie citazioni dei film muti. Franchi insomma è tenuto a bada da un minimo sindacale che sembra svolgere anche con noia e rimpianto (e qualche mese dopo farà di peggio con l'inguardabile parodia di "Ultimo tango"). Fra gli attoroni sprecati si rivede il grandissimo Saro Urzì che nel "Padrino" se non ricordiamo male rivestiva la stessa parte.
DVD - Agosto 2008 |