Se ad un lungometraggio fosse attribuibile un tasso alcolico; "Speed" si ritroverebbe praticamente allo stato puro; raramente accade, oggi, d'essere trascinati letteralmente dal grande schermo, con gli stessi effetti che procurava al pubblico il cinema fantascientifico d'altri tempi. Nonostante sìa imbottito d'una notevole inverosimiglianza, "Speed" entusiasma e, come si dice in gergo, "tiene incollati". Vi si narrano le infami imprese d'uno psicopatico che ha molta dimestichezza con gli esplosivi. Costui non esita a piazzare chili di tritolo nella gabbia d'un ascensore minacciando la vita di alcuni innocenti; per fortuna il tempestivo intervento degli agenti Harry e Jack (Reeves e Daniels} scongiura il disastro, mandando all'aria i piani del criminale. Ma il folle non demorde e torna all'azione piantando una bomba a tempo, collegata all'accelleratore d'un autobus pieno di passeggeri con un diabolico congegno di detonazione: mantenendosi al di sotto delle cinquanta miglia il veicolo esploderebbe. Il solerte agente precipita sul posto e cerca di evitare la strage, avendo a disposizione soltanto la collaborazione di alcuni volenterosi passeggeri. Mentre il folle ricattatore segua in diretta televisiva i suoi misfatti, impedendo così alle sue vittime azioni alternative da quelle da lui imposte, il bus della morte continua imperterrito la sua corsa seguito e coadiuvato dalle allarmatissime forze della protezione civile. Riuscirà il nostro eroe a mantenersi al di sopra della velocità di sicurezza scongiurando così l'inevitabile innesco dell'esplosivo? Meglio scoprirlo al cinema, perchè ne vale davvero la pena. Uscito in sordina in un periodo particolarmente favorevole per tombaroli e artificieri "Speed" ha tutte le carte in regola per entusiasmare ed intrattenere il pubblico in certa d'emozioni. Certo, un grosso m¬rito va attribuito ai tre bravi protagonisti; capeggiati da un cattivissimo e sanguinario Dennis Hopper che inveisce e se la ride mentre tiene in scacco le vite di cinquanta innocenti; ma spadroneggia, e si sente, lo stile vivace ed aggressivo del regista De Bont che ha fatto un apprendistato tutto olandese (come direttore della fotografia) al fianco di Paul Verhoeven. Brava e seducente l'autista involontaria Sandra Bullock, che finirà involontariamente nelle braccia del bravo-tutore-dell'ordine Keanu Reeves. Parte breve per Jeff Daniels, agnello subito sacrificato in nome dell'arroganza dei malvagi; ma il conto verrà sicuramente saldato in pari...
Cinema Odeon, Bari - 1994 |