Liam Neeson è un infallibile e pluridecorato agente dei servizi segreti che ha accettato di buon grado il pensionamento per stare accanto alla sua unica figlia adolescente dopo aver dedicato un'esistenza al suo lavoro. Ha ovviamente alle spalle una vita privata a pezzi per aver sacrificato se stesso in nome della patria, trascurando la famiglia. E' fin troppo normale che si ritrovi le briciole con un'ex moglie che si è rifatta una vita migliore accanto ad un uomo più stabile e con la ragazzina legatissima al ricco patrigno. Però torna al suo trono di padre-eroe spodestato quando gli si presenta l'occasione propizia. A soli 17 anni, per la prima volta a Parigi in viaggio di piacere, sua figlia viene sequestrata da un commando di criminali albanesi coinvolti nella tratta delle bianche. L'ex agente assiste telefonicamente al tragico sequestro e mette a frutto le sue straordinarie doti nel campo, diventando l'incubo peggiore per i suoi nuovi nemici. Usando tutte le più sofisticate tecniche di spionaggio e di guerriglia riesce ad arrivare ai responsabili di questo ignobile mercato clandestino, lasciando sul campo innumerevoli cadaveri.
Scritto da Luc Besson, ma diretto con brio dal giovane Pierre Morel, per la gioia e l'entusiasmo di un pubblico di sani principi che applaude quando un fetente viene crivellato dai colpi, "Io vi troverò" è una copia aggiornata del vecchio "Commando" con Schwarzenegger (molto simile strutturalmente), bagnato in salsa Polanski (ricordate "Frantic" con il povero Harrison Ford alla disperata ricerca della sua famiglia rapita da oscuri sequestratori?). In più si concede quel pizzico di violenza d'importazione fascistoide che ha fatto la fortuna del giustiziere Charles Bronson. La vendetta privata è un piatto fin troppo saporito da servire a cottura media. Detto questo il film diverte e si lascia vedere, ha un ritmo serrato ma non si priva di forzature ed esagerazioni, molto frequenti quando c'è lo zampino dell'esperto cineasta francese. Il suo unico difetto, semmai, è quello di non riuscire a dare piena credibilità ad un imbolsito e svogliato Liam Neeson nel ruolo di un vendicativo ammazzasette, che regola le sue reazioni con minuziosa e risibile precisione. Per non parlare di un'irrespirabile atmosfera reazionaria e cattivella che mette in guardia i potenziali visitatori dell'Europa dai rischi e le minacce dei criminali dell'Est. Dopo aver visto il film nessun genitore si azzarderebbe a spedire una figlia minorenne a Parigi, sapendo che il pericolo si annida dove meno te l'aspetti, con in mano le caramelle.
Warner Village Cinemas, Casamassima - 15 Agosto 2008 |