Po, simpaticissimo panda in sovrappeso che sogna di conoscere i segreti del Kung Fu, viene casualmente scelto dal grande saggio maestro-tartaruga come il futuro dragone guerriero che dovrà difendere la Valle della pace dalle minacce del leopardo Tai Lung, ripudiato ed allontanato dalla comunità per la sua spocchia e la sua aggressività. La missione del suo allenatore Shifu, che ha l'onere di insegnargli la nobile arte del combattimento, è impossibile ed estenuante. Po pensa solo a mangiare, è teneramente indisciplinato e non riesce proprio ad adeguarsi alle rigide regole di Shifu che ha invece nelle cinque furie i suoi allievi modello. Però ha tanta forza di volontà e, una volta ritrovatosi davanti alla concreta minaccia del duello finale con il suo nemico, cambierà radicalmente atteggiamento. In fin dei conti il grande segreto per imparare qualsiasi cosa è desiderarlo fino in fondo...
Si rinnova puntualmente ad inizio stagione il derby cinematografico fra la Dreamworks e la Pixar. Protagonisti assoluti di questi mondi immaginari pieni di buon gusto ed ironia sono quasi sempre animali caratterizzati attraverso un benefico e gradevole processo di umanizzazione. Anche il repertorio di "Kung fu panda" è ricco di spunti brillanti: ogni animale (dalla tigre alla vipera) è definito attraverso felici scelte visive e sonore. Doppiatori in "parte" (sensazionale Eros Pagni) e ad alto livello, a parte l'intrusione non proprio appropriata di Fabio Volo come voce del panda protagonista, dal pesante accento bresciano (e non è una trovata voluta perchè gli autori non ripiegano affatto su altre scelte dialettali). La morale sulla forza di volontà e sulla diversità si svela in modo diretto, attraverso una storia che più semplice non si può e che non mancherà di intrattenere anche il pubblico adulto. La cura totale della digitalizzazione toglie come spesso avviene un pò di poesia al sano artigianato che per i fans dei cartoons è il ponte diretto che porta al cuore. Si sbiadisce un pò l'originalità che era il punto di forza di queste assurde storie di fantasia e si annega spesso nella ripetitività. I più piccoli tuttavia avranno poche possibilità di farci caso. Va senz'altro bene così.
UCI Cinemas - Andria, 1 Settembre 2008 |