Gli otto elementi di una banda musicale alessandrina in trasferta israeliana, a causa di un disguido del tutto fortuito, sbarcano nel luogo sbagliato e sono costretti a chiedere informazioni e ospitalità. Marciano senza meta nella rigidità delle loro uniformi che contrastano con il paesaggio deserto e desolato. L'indomani hanno un concerto di inaugurazione in un centro culturale e non possono mancare. Tuttavia il luogo dove trovano accoglienza è confortevole abbastanza per scaldare i loro animi irrigiditi dal disagio di trovarsi in un ambiente molto diverso dal loro. Gli orchestrali sono egiziani, la bella e giovane locandiera che li ospita si chiama Dina (R.Elkabetz) e ha un indicibile bisogno di essere ascoltata. La notte vola via in un reciproco conforto e le ore che li separano dall'arrivo della corriera diventano sempre più piccole; il giorno dopo sulla cassa armonica la loro performance sarà applaudita da tutti.
Piccolo film che ha conquistato un inaspettato successo di pubblico, "La banda" esprime con discrezione e umanità un problema antico legato alla diffidenza culturale, al frequente disagio della diversità, alle minoranze in disparte. Cerca di rompere queste barriere recuperando il dialogo attraverso l'ipotetica storia d'amore sussurrata fra un generale capobanda (S.Gabai) che nasconde nel cuore una doppia sciagura familiare, e una bella ed espansiva locandiera che gestisce per inerzia un ristorante dove non passa mai nessuno. Tutto è sussurrato ed accennato in un piacevole e rilassante gioco di intese, filtrato da dialoghi spesso minimali e gesti eloquenti. Bravissimi gli attori: lo sguardo provato dalla vita del saggio protagonista si perde nella dolcezza e nella complicità della ragazza sola (meravigliosa la Elkabetz), in una deliziosa armonia dove la musica si identifica essenzialmente nel grande Chet Baker.
DVD - 8 Settembre 2008 |