Sulla scia del clamoroso successo di pubblico di "Ridere per ridere" (1977), che inaugurò la nascita del cinema demenziale americano, John Landis e altri colleghi tornarono sull'argomento realizzando nel lontano 1986 un assurdo film a episodi futurista. "Donne amazzoni sulla luna" è il titolo a pretesto di un immaginario e sgangherato telefilm coloratissimo degli anni '50 in onda su una tv via cavo. Vi si raccontano le peripezie e le goffagini di un equipaggio disgraziato in rotta sul nuovo pianeta, che si scoprirà abitato solo da donne. Il telefilm è interrotto puntualmente da intermezzi pubblicitari e altre sit-com che si accavallano in un assurdo e complesso gioco di riferimenti e citazioni. Un impiegato sfigato torna a casa ma subisce numerosi incidenti domestici in perfetto stile fantozziano; un uomo anziano viene inghiottito dal televisore mentre fa zapping e si ritrova via via a contatto con i vari programmi; nell'ospedale più pazzo del mondo un ostetrico fuori dalla grazia di Dio si prende gioco di due genitori ansiosi; uno sciupafemmine viene fermato ad un suo appuntamento perchè i suoi requisiti di accompagnatore non sono rassicuranti; un poveraccio viene massacrato in diretta televisiva da alcuni "critici" che mettono in piazza la sua triste vita privata e il suo funerale si svolge come un vero e proprio show comico; durante una trasmissione che svela i misteri del mondo un folle Henry Silva ipotizza che Jack lo Squartatore e il mostro di Loch-Ness (con bombetta e loden) fossero la stessa persona.

I ventuno e passa segmenti che si alternano in questo pazzesco e bizarro palinsesto ipotetico richiedono passione e fatica; la comicità è a metà strada fra la demenzialità e il gioco di citazioni. Bisogna armarsi di conoscenza più che di pazienza per cogliere in pieno l'intrattenimento a briglie sciolte affidato nelle mani di cinque registi fra i quali si individuano i pezzi pregiati di Joe Dante, Robert K.Weiss e di Landis stesso. Il frammento in bianco e nero del "figlio dell'uomo invisibile" è geniale, girato benissimo e con dei micidiali tempi comici. Occhio al cast e alle partecipazioni speciali perchè sfilano nell'ordine: Russ Meyer, B.B.King, Michelle Pfeiffer, Griffin Dunne, Carrie Fisher e Rosanna Arquette. In debito con il circo dei Monty Phyton, è un film che fa storia a sè e che va collocato nello straordinario repertorio umoristico degli anni '80. Oggi non avrebbe ragione di esistere, ma vent'anni fa per le risate cadevano letteralmente giù le platee.

DVD - 9 Settembre 2008