Harold Robbins (1916-1997), scrittore americano eclettico e popolare (le cifre testimoniano che i suoi venti libri tradotti in più di trenta lingue hanno venduto la bellezza di 750 milioni di copie), si preoccupò negli anni '70 di raccontare le malefatte di una dinastia di milionari in "Betsy", una sorta di soap opera letteraria con torbide storie di ricatti, arrivismo, corna e incesti. Il romanzo finì nelle mani di Daniel Petrie che con altrettanta dovizia e mancanza di misura ne ricavò un contestatissimo polpettone. La lussuosa confezione prevedeva la fondamentale presenza del grande Laurence Olivier che, nonostante il suo straordinario apporto, non riuscì a scongiurare la pioggia di critiche. Rivisto a distanza di anni "Betsy" è una sorta di numero zero che anticipava il fenomeno televisivo che si sarebbe scatenato negli anni a venire con "Dinasty" e "Beautiful".
Siamo a Detroit. Il vecchio Loren Hardeman I (Laurence Olivier) è a capo della florida industria automobilistica "Bethlehem motors". Nonostante i suoi acciacchi e benchè sia relegato a vivere su una sedia a rotelle non si è ancora arreso e non vuole affatto mollare la stanza dei bottoni. Anzi ha in mente di realizzare un'automobile rivoluzionaria per prestazioni e consumi, un nuovo mezzo di trasporto con il quale fronteggiare la crisi petrolifera. Per avviare questo sogno decide di servirsi di Angelo Perino (Tommy Lee Jones), un giovane e brillante pilota di Formula Uno con esperienza nel mondo dei motori. Perino fiuta la possibilità di un facile guadagno e si catapulta nell'impresa. La macchina si chiamerà "Betsy" e porterà il nome della pronipote del vecchio mr.Hardeman. Senza saperlo Perino precipita anche in un tunnel insidioso di invidie, rancori e mosse sleali. Nel torbido passato del magnate automobilistico ci sono parecchi scheletri nascosti. Il vecchio tiranno è infatti responsabile del suicidio di suo figlio, avendo frequentato poco elegantemente il letto della nuora. E alle costole ci sono anche loschi intrighi mafiosi e azionisti che remano contro. Per raggiungere l'ambizioso traguardo al povero pilota non resterà altro che adeguarsi al cinismo dei suoi rivali, acquisendo il pacchetto di maggioranza dell'azienda.
Prolisso ed indigesto romanzone ricco di mascalzonate e colpi bassi, "Betsy" ben si allinea con lo stile pragmatico e non proprio romantico del suo esperto autore. Sembra fatto apposta per il piccolo schermo e pronto per essere diluito in più serate con il telecomando fra le mani. La scabrosità gratuite di alcune sequenze anzi ne sconsiglia la programmazione in fascia protetta.
Nonostante sia privo di contenuti e i vari e confusi intrighi a corte facciano girare la testa, è comunque ben fatto e scaricato totalmente sulle spalle del grande Laurence Olivier che ruba ovviamente la scena agli altri protagonisti. Un giovanissimo Tommy Lee Jones si ritrova nella parte di un servitore di più padroni. Che per amor proprio e per l'appagamento dei sensi si sposta, manco avesse il dono dell'ubicazione, da un letto all'altro con elegante disinvoltura.
DVD - 13 Settembre 2008 |