Disgrazia e fantasia si tengono per mano in una arida e abbandonata terra di nessuno dove assenza di sentimento e mancanza di buon senso hanno fatto più danni della crollo del regime. Sulle basi non proprio comode del dramma a sfondo sociale ma soprattutto di una recente ricostruzione storica (siamo agli inizi degli anni '90), il giovane e promettente figlio d'arte Marco Pontecorvo (con all'attivo precedenti esperienze come direttore della fotografia) decide di esordire con una pellicola toccante e complessa, un forte ed appassionato atto d'accusa che non mancherà di scuotere le coscienze. "Pa-ra-da" racconta la triste esistenza di bambini il cui diritto alla gioia e alla dignità è stato negato dalla povertà e dalla continua convivenza col disagio. Siamo in Romania nel 1992, a soli tre anni di distanza dai cambiamenti storici che hanno comunque sconvolto la tranquillità politica e sociale della nazione. Miloud (J.Lespert) è un artista di strada che ha lasciato la sua Parigi per spingersi a est, sognando Mosca, patria del circo, come traguardo. E' di passaggio a Bucarest ma resta colpito dalle condizioni precarie e dallo squallore che caratterizza l'esistenza di molti bambini che vivono randagi negli sporchi sottosuoli della città. Miloud decide di unirsi alle associazioni che fanno volontariato e assistenza sociale, per cercare di dare un senso alla vita buia e senza risorse di questi poveri ragazzi. Lo fa usando quello che la natura gli dato in dono: l'arte di regalare sorrisi per strada. Dovrà combattere molte battaglie: i bambini sono infatti schiavi di una droga che inalano annusando buste di plastica e sono sfruttati dai "padroni" che li costringono all'accattonaggio e alla prostituzione. Miloud per i malavitosi è un nemico, una palla al piede in grado di aprire gli occhi e illuminare la strada. Ma con fede e coraggio riuscirà a portare a termine la sua missione. Le organizzazioni autogestite di questi artisti di strada usciti dalla sua scuola resistono attualmente nonostante le numerose difficoltà in tutto il mondo.
"Pa-ra-da" è una ballata tragica che giocando allegramente ci racconta lo straziante dolore di una società moderna dove la felicità non è un diritto, ma un premio della lotteria. Pontecorvo gira la sua storia senza cedere alla praticità della finzione. Nella pellicola sono frequenti sequenze con camera a mano, immagini provenienti dalla giungla d'asfalto come in un qualsiasi reportage. Sottraendo volutamente agli involontari effetti patetici la vera storia di un eroe che ha dato un senso alla sua vita con un pò di trucco ed un naso finto, l'autore riesce a rilanciare un neorealismo contemporaneo che si serve di attori non professionisti e, per questa ragione, molto più verosimili. Straordinaria l'interpretazione di Jalil Lespert nel ruolo di Miloud: un attore capace di arrivare direttamente al cuore senza scorciatoie di mestiere. Un film che sarebbe piaciuto a Luigi Comencini: grande giustiziere, attraverso le immagini, di tutti i misfatti compiuti ai danni dell'età dell'innocenza.
CInema Paolillo, Barletta - 22 Settembre 2008 |