La pecora nera in famiglia nella maggior parte dei casi si fa chiamare "zio". Spesso in disparte, a disagio nell'apparente normalità di una tavola da pranzo perfetta dove tutto è in ordine, è l'unico in grado di ascoltare i nipotini, difendendoli dalle insidie della vita reale, sempre pronto ad esaudire i loro sogni perchè in un angolo del suo cuore è rimasta intatta un pò di giovinezza... Tutto questo in un mondo normale, s'intende. Ma se lo zio è un quarantenne, folle batterista in crisi per essere stato allontanato per esigenze discografiche dalla sua rock-band dopo un concerto favoloso, le cose ovviamente prendono una piega diversa. E' quello che accade in "The rocker", divertente e godibile commedia americana, dove il mattatore si chiama Rainn Wilson, ha più o meno la stessa forza devastante di John Belushi, ma non risulta ancora iscritto nella galleria dei volti celebri. Circostanza anomala: Wilson è infatti una di quelle facce di gomma fatte apposta per le commedie scorrette, che una volta impressa non si dimentica più. E' lui il factotum di questo allegro filmetto dove una lunga serie di gags a catena riescono ad avere la meglio e a strappare risate sincere, senza che si avverta la minima necessità di ricorrere al turpiloquio o ad un pratico repertorio scatologico.

Zio Robert detto "Fish" è un annoiato impiegato di un call center che avrebbe potuto aspirare ad una gloriosa carriera musicale se non fosse stato tradito vent'anni prima dai suoi ingrati compagni di banda. Ora che ha messo da parte bacchette e batteria, passa da una delusione all'altra senza avvertire minimamente l'eccesso di colpi bassi. Ci penserà il nipotino Matt (Josh Gad) a restituirgli un pò di gloria; il pretesto è un concertino a scuola che lo zio gasatissimo trasforma in un'esagerata esecuzione da standing ovation. Matt non demorde e, nella speranza di tenere a bada il suo eccentrito parente stretto, decide di mettere su una nuova banda. Ve lo immaginate uno schizzato e truccatissimo quarantenne a capo di tre liceali in tourneè? Attraverso esperienze, disavventure e un fatale riscatto conclusivo che punirà la cattiveria dei vecchi componenti, il film mette comunque in chiaro un aspetto della vita: non esiste un'età precisa per invecchiare. E' solo la viltà e la mancanza di entusiamo a inaridirci lo spirito.

"The rocker" è una fuga all'inglese con troupe americana. Peter Cattaneo, autore di "Full monty" e "Lucky break", si serve ovviamente di un repertorio comico visivo che non viene snaturato dalla grana grossa sebbene punti molto sulla abbondante fisicità del suo incontenibile protagonista principale. Realizzato con freschezza attraverso gradevoli e azzeccati numeri musicali è una pellicola facile facile con cui si riesce a passare una serata effervescente, diversa dalle altre. Un pò nostalgica, a volte, soprattutto quando illustra il grigiore della vita senz'anima dell'impiegato. Non è mica detto che per avere slanci o impennate di vita si debba necessariamente star seduti dietro una batteria con i fari puntati in testa davanti ad un pubblico in delirio...

Uci Cinemas, Molfetta - 24 Settembre 2008