Una "Favola rock", sottolineano i titoli di testa preannunciando una contaminazione innovativa. Il regista Walter Hill praticamente recupera a pochi anni di distanza il celeberrimo "Guerrieri della notte" (diretto da lui stesso nel 1979) e lo aggiorna con la musica pop degli anni '80 (era l'anno di "Flashdance", tentazione scontata). La somma è meno consistente degli addendi. Morale della favola rock: il suo "Strade di fuoco" si riduce ad essere un musical metropolitano che non conquista la vetta per una lunga serie di motivi che elencheremo a breve. Nei bassifondi di una periferia fotografata interamente in notturna durante un concerto davanti ad una folla gremita una banda di criminali capeggiata da Raven, leader perverso (Willem Dafoe), sequestra sul palco una celebre rockstar (Diane Lane). Un vero e proprio ratto a scopo di libidine. Per liberarla interviene il giovane ed esperto cacciatore di taglie Tom Cody (Michael Parè), legato sentimentalmente alla ragazza rapita, che si mette sulle sue tracce per scovare la tana dei responsabili. Una volta fatta giustizia il buono ed il cattivo si affronteranno in un duello all'ultimo sangue per amore della bella. Fate un pò voi sugli esiti della sfida.
Rivisto adistanza "Strade di fuoco" i suoi 24 anni li dimostra proprio tutti. Grana della pellicola, scenografie e musiche perfette per una nostalgica atmosfera vintage che colloca proprio agli inizi dell'ultimo ventennio del secolo scorso l'apice della creatività musicale (ma questa è una conclusione discutibile). Walter Hill comunque punta sugli stessi cavalli del suo maggiore successo di qualche anno prima e questa effettivamente è una colpa che riconduce ad una mancanza di originalità che mai si colma. A parte un'ispiratissima colonna sonora (temi rock di Ry Cooder) e il contrasto fra il ghigno diabolico di un giovanissimo Willem Dafoe e quello da copertina per teenagers di Michael Parè (scomparso dalle scene), il film brucia appunto in fretta le sue limitate risorse riducendosi alla solita vista e rivista guerra urbana fra bande di folli esibizionisti ed esaltati. L'unico merito riconduncibile allo stile di Walter Hill è quello di essere riuscito fortunatamente a conferire attraverso un montaggio serrato e vivace l'atmosfera tipica dei fumetti. Se di favola si deve parlare le nuvolette si ritrovano impeccabilmente al loro posto.
DVD - 9 Ottobre 2008 |