Un nuovo colpo di fulmine, il miracolo della fantasia a braccetto con l'ispirazione che si rinnova. Quando i creativi attingono direttamente alla fonte della genialità, non c'è altro da aggiungere: si sprofonda sulla poltrona, come farebbe il robottino Wall-E, con le mani nelle mani, la bocca spalancata e in beatitudine ci si riconcilia con il grande cinema. Sarà pure che ci tocca ogni volta dover aspettare un anno, ma puntualmente l'attesa viene premiata con opere che puntano sempre più in alto. Ne sono pienamente consapevoli i maghi degli studi Pixar che dopo averci strabiliato la scorsa stagione con le allegre degustazioni del topolino parigino Ratatouille tentano stavolta un'operazione avveniristica e fantascientifica, argomento che vanta precedenti illustri per quanto riguarda i film d' animazione. "Wall-E" è una parabola ecologista, con indiretti ma urgenti messaggi serissimi (anche se il tutto è filtrato dal velo dell'intrattenimento), proprio perchè incita alla necessità di rispettare la terra e la natura. Il robottino protagonista del film è stato programmato per ripulire il nostro pianeta disabitato e sommerso dai rifiuti: i terrestri infatti sono stati costretti ad abbandonarla trasferendosi in gigantesche navi-caserma da crociera che viaggiano nello spazio. Il suo nome è infatti la sigla di "sollevatore di rifiuti solidi terrestri": con dedizione meccanica e mostrando una sensibilità insolita per una macchina della sua portata, porta avanti la sua missione accatastando montagne di immondizia e conservando, per collezione, gli oggetti più strani. Una gigantesca astronave lascia un bel giorno un altro robot ricognitore di ultima generazione, Eve, e Wall-E se ne innamora. Conquistato dalla leggiadria e della perfezione della sua compagna laccata di bianco che gli fa gli occhi dolci dal display azzurro, Wall-E scopre che anche lei deve svolgere un compito molto serio: verificare se attualmente sulla terra ha ripreso a manifestarsi la fotosintesi, elemento che consentirebbe l'abitabilità del pianeta e il ritorno a casa dei terrestri esuli nella galassia. Fra disavventure e malintesi i due candidi protagonisti riusciranno a ristabilire il perduto rapporto con la natura da parte degli umani, aprendo le porte ad un mondo migliore.
Il processo di "umanizzazione", che è un punto fermo nei lavori di questi straordinari animatori, raggiunge il tetto massimo per l'incredibile originalità e la capacità di assencondare con trovate brillanti le emozioni del pubblico. Non ci meraviglieremmo affatto se il protagonista animato si ritrovasse una bella candidatura come miglior attore. "Wall-E" è un film che andrebbe rivisto almeno un paio di volte, tanto è ricco di citazioni, riferimenti, gags sofisticate e portatore di un fine umorismo destinato a solleticare le menti senza limiti di età. Con freschezza ed eleganza dimostra per l'ennesima quanto estesi siano i confini della fantasia e quanto la ricchezza di contenuti, se legati alla forma giusta, possano creare i presupposti per una visione irripetibile. Colpisce ancor di più la vena romantica e la tenerezza del robottino che sgrana gli occhi davanti alla videocassetta di "Hello dolly", cercando amorevole conforto nella sua impettita compagna di avventura. Non siamo in grado di stabilire fino a che punto il messaggio ambientalista arriverà ai più piccoli, ma di sicuro gli adulti troveranno spunti su cui riflettere e forse da domani cominceranno a guardare con atteggiamento diverso i doni di madre natura. Straordinario come sempre l'aperitivo iniziale che precedeve il lungometraggio: un corto di cinque minuti ("Presto") con un illusionista tormentato dal suo dispettoso compagno di lavoro: un coniglio affamato che non vuole collaborare. Si accomodino signori, il treno delle meraviglie anche stavolta arriva dritto a destinazione.
UCI Cinemas, Molfetta - 17 Ottobre 2008 |