Sezione calda ed accogliente del Festival di Roma, “Occhio sul mondo” è dedicata quest'anno al cinema brasiliano, che sta rivivendo a distanza di anni una vera e propria rinascita. La retrospettiva a detta del programma “è incentrata sulle arti e presenta ritratti di artisti e uomini di cultura”. Presentato in questa suggestiva e nobile cornice ha stupito e raccolto ovazioni “Santiago”, un piccolo grande film in bianco e nero con rare incursioni del colore, realizzato dal documentarista Joao Moreira Salles. E' un gioiello cinematografico di rara bellezza, che sembra essere uscito fuori da uno scrigno di famiglia impolverato. Girato nel 1992, ma montato solo nel 2005, è una lunga intervista realizzata dall'autore grazie alla partecipazione del maggiordomo ottantenne della sua casa natale, attore per caso con una sorprendente disinvoltura davanti alla macchina da presa. Santiago, di origini italiane, uomo saggio e di rara sensibilità ha servito con devozione i suoi onesti padroni ma ha anche avuto la forza e il tempo di coltivare la propria maturazione culturale. Appassionato di lirica, storia e araldica nel corso di tutti i suoi anni di servizio ha accumulato un archivio spaventoso di fascicoli da lui scritti a macchina, una sorta di enciclopedia completa su tutte le più grandi famiglie aristocratiche vissute negli ultimi 6000 anni. Un lavoro di 30000 pagine, un archivio straordinario dove le nozioni si mescolano con le interpretazioni e le chiavi di lettura di un grande maestro di vita. Salles rievoca magistralmente la grandezza di questa persona speciale, recuperando su ore di materiale filmato le sequenze più vicine all'esistenza poetica e fuori dal mondo di un umile ma sapiente uomo con frac e guanti bianchi. Santiago ricorda pranzi di gala, periodi d'oro, la frequentazione della casa da parte di uomini potenti, ma anche il successivo disfacimento di un mondo che è riuscito a perdere con gli anni lo stile. Questa lunga intervista consente a Salles di rievocare la sua infanzia e i momenti vissuti nella sua nobile residenza, precipitata con gli anni nel silenzio e destinata alla memoria. Non privo di momenti gustosi ed ironici, “Santiago” è un affresco speciale che stuzzica l'intelligenza e ci consente di conoscere il vero ritratto della nobiltà d'animo. E' un film che ci propone una nuova frontiera culturale e un cinematografare malinconico e intimo, molto legato al suo autore per quanto riguarda i contenuti, ma oggettivamente vicino al buon gusto di tutti per i temi alti e le emozioni autentiche che riesce a far rivivere, lacrime incluse.
Sala Cinema Ikea, Roma - 29 Ottobre 2008 |