I numeri del sesso, 101 per l'esattezza, sono quelli finiti su una lista misteriosa che Roderick Blank (Simon Baker), brillante yuppie di successo, si è visto recapitare alla vigilia del suo matrimonio presso il suo indirizzo di posta elettronica. Il lungo elenco si riferisce ad una promettente carriera di seduttore ed in particolare ai nomi e cognomi delle prede che sono cadute e che cadranno nella sua camera da letto. L'aspetto più sinistro di questo strano e divertente gioco del destino è che quando Roderick sarà giunto al capolinea delle sue predestinate vittime erotiche, probabilmente potrebbe passare a miglior vita. Dietro le generalità della sua ultima cliente si cela una pericolosa ed implacabile mantide con il vizio di eliminare fisicamente i suoi amanti, dopo averci giocato pesantemente sul materasso.
Come controllare, rallentare o cercare di analizzare a fondo questa inquietante e spaventosa profezia hard? Il film di Daniel Waters che ha pochissime preoccupazioni, a parte quella prioritaria di scegliere a tipologia di cinema appartenere, si svolge pressapoco nel recinto non proprio dispersivo della commediaccia americana con idee scarse e parvenze di contenuti.
Così facendo però il regista resta sempre a metà strada, incartandosi, non avendo granchè da raccontare a parte il simpatico e singolare spunto di partenza. In parole povere il film si riduce ad una lunga e monotona serie di disavventure sentimentali, con il malcapitato protagonista che passa dalla gioia della promiscuità e dell'edonismo ai sensi di colpa e alle preoccupazioni di un oscura capitolazione finale. Il tutto, ovviamente, fra eccessi, trivialità intollerabili, situazioni boccaccesche ripetute fino alla noia. Vorrebbe essere un omaggio al cinema misogino di Blake Edwards (quello per intenderci di “Skin deep” o “10”) , ma non gli si avvicina neanche lontanamente. Una spaesata Wynona Rider nei panni di ambigua vedova nera non riesce a stemperare un senso di vuoto e di pesantezza che si avverte per tutta la durata. E a parte la sfilata (gradevole per i maschietti) di playmate, ragazze pon-pon e tardone con rotelle fuori posto che non disdegnano nudi integrali e piccanti situazioni da cinema collegiale, onestamente non c'è molto altro da aggiungere.
Ciliegina di chiusura, tanto per gradire: lo sconosciuto protagonista Simon Baker che fallisce laddove i suoi colleghi con un po' di sforzi alla fine riescono: sfondare la breccia della simpatia regalando per sbaglio qualche riesata autentica, senza estorcerla con la pinza.
Supercinema, Trani - Marzo 2008 (Barisera) |