Bond apocrifo, non riconosciuto dalla serie ufficiale prodotta dalla Eon. Nell'autunno del 1983 sui ring delle sale cinematografiche si combattè un incontro senza esclusione di colpi fra i due attori divenuti rivali per interpretare il ruolo dell'agente segreto più famoso del mondo. Nella stessa stagione, a distanza di pochi mesi, furono distribuiti sia "Octopussy" con Roger Moore che "Mai dire mai" con Sean Connery. La guerra aperta nasceva da un problema di diritti di sfruttamento legati al romanzo "Thunderball" che già Connery aveva interpretato molti anni prima. Lo scrittore Kevin McClory, coautore del romanzo con Ian Fleming, vinse la causa contro la MGM, ottenendo così la possibilità di impiegare nuovamente la sua brillante idea per un ritorno di Bond. L'operazione nostalgica fu battezzata "Mai dire mai": una battuta ironica che prendeva in giro lo stesso Connery che dopo "Una cascata di diamanti" (1971) giurò che mai più nella sua vita si sarebbe calato nuovamente nei panni del personaggio che aveva fatto la sua fortuna. Promessa inevitabilmente non mantenuta. Il film diretto da Irvin Kershner era all'atto pratico un remake con i fiocchi che riproponeva lo stesso intreccio di "Operazione tuono", aggiornandolo. Richiamato in una clinica dimagrante, 007 viene involontariamente a contatto con un misterioso paziente che si è sottoposto ad un trapianto di cornea. L'organizzazione terroristica internazionale denominata SPECTRE, capeggiata dal malvagio dr.Blofeld (Max Von Sydow), con un abile stratagemma riesce a trafugare due testate nucleari e a ricattare le Nazioni Unite. Se non verrà versata un congruo compenso a garanzia, il mondo sarà sconvolto da una nuova catastrofe. Tornato in piena attività Bond comincia ad indagare sul passato di un giovane membro dell'aeronautica sparito in circostanze misteriose. Riuscirà ad arrivare a poco a poco all'identità di Maximilian Largo (Klaus Maria Brandauer), un agente della SPECTRE che sta partecipando all'operazione, che ha il suo quartier generale in un panfilo ancorato al largo della Costa Azzurra. Mettendo a frutto il suo ingegno investigativo Bond riuscirà anche stavolta a salvare il mondo, giusto in tempo per cadere fra le braccia della bella Domino (Kim Basinger), ex fiamma del diabolico Largo, e anticipando stavolta un pensionamento autentico.

Benchè sia privo del marchio di fabbrica e dei vari elementi che contraddistinguono gli episodi della serie ufficiale, "Mai dire mai" è uno dei Bond movies più divertenti interpretati da Sean Connery. Certo si avvale, e la scelta dei produttori non è casuale, di uno degli intrighi più affascinanti della serie. Ma questa nuova "Operazione tuono" è ravvivata dalla bravura degli altri attori protagonisti: dallo straordinario attore austriaco Klaus Maria Brandauer che restituisce al suo "villain" lo stile e la grazia di un vero e proprio schizofrenico per finire con le due perfette Bond girls (una angelica, l'altra diabolica): l'esordiente Kim Basinger e l'enigmatica Barbara Carrera. Sean Connery sfrutta al meglio il suo giocattolo, ironizzando sui suoi acciacchi e sfoggiando un inaproppriata abbondanza di mascara. Ma stavolta il giro del mondo (dalle Bahamas a Nizza, passando per l'Africa del Nord) è convincente, i gadgets riconquistano la loro importanza (una penna stilografica che spara colpi micidiali e un orologio da polso che spara raggi laser), Bond strizza l'occhio al pubblico in un atteggiamento confidenziale che ne incrementa le quotazioni legate alla simpatia.

 Cinema Eden, Cortina D'Ampezzo - Dicembre 1983