Bond 12. Il controspionaggio russo e i servizi segreti britannici di sua Maestà si accapigliano per recuperare un sofisticato trasmettitore ATAC affondato nell'Egeo, asso nella manica in tempi di guerra fredda. A James Bond viene affidato l'incarico di mettersi sulle tracce di un pericoloso contrabbandiere greco che a sua volta disorienta l'agente in servizio dirottandolo su un volgare trafficante di origini italiane. Il gioco incrociato di spie già nel prologo fa i suoi primi martiri: gli Havelock, innocenti cercatori di reperti subacquei, vengono trucidati lasciando la superstite Melina (Carole Bouquet) in preda ad un insanabile desiderio di vendetta. 007 e la ragazza si alleano per fare chiarezza sull'eventuale collusione degli Havelock con questo intrigo internazionale. La soluzione è immediata: la ricerca marina era solo una copertura per facilitare il recupero del trasmettitore. Una corsa spasmodica più itinerante del previsto (Grecia, Cortina d'Ampezzo, Albania) per un benefico ritorno al Bond vecchio stile che, grazie alla simpatia di un Roger Moore più vispo del solito, riesce a riconciliarsi con la sana tradizione fleminghiana. "Solo per i tuoi occhi" nasce dalla fusione letteraria di due capitoli della raccolta omonima (fra cui "Rischio") e il pretesto della caccia al tesoro consente agli sceneggiatori di non tralasciare nessun aspetto classico. Ma il vero punto di forza del film, al di là dei benefici apportati dall'esordio di Glen alla regia (una promozione necessaria: era lui il montatore dei tre capitoli precedenti), è la straordinaria fotografia curata da Alan Hume che valorizza gli scenari naturali con annesse strabilianti riprese subacquee. Non è uno dei capitoli migliori del periodo Moore, anche per via dell'eccessiva concessione all'ironia che rasenta la smitizzazione del personaggio, però resta indubbiamente uno dei più affascinanti e spassosi. Fra i momenti memorabili: la folle corsa di una Citroen 2cv gialla che si accartoccia come una lattina e il duello negli abissi fra Bond e un poco atletico uomo-scafandro. Sugli occhi di Carole Bouquet si potrebbe intavolare un convegno anche se, all'atto pratico, il titolo del film si riferisce apertamente a quelli dell'agente segreto più affascinante del mondo.
VHS - 1989 |