Bond 16, ultimo dei soli due film della serie interpretati da Timothy Dalton. Questa volta l'agente segreto al servizio di sua maestà non ha missioni ufficiali da compiere e nemmeno si scontra con vecchi nemici. La sua è una guerra personale che si scatena per vendicare il suo storico alleato della CIA Felix Leiter, messosi sulle tracce di Sanchez, un violento e sanguinario narcotrafficante colombiano. Accade tutto durante il "teaser", più lungo del previsto: Bond è il testimone di nozze del caro Felix ma prima della cerimonia si unisce al blitz da parte dei corpi speciali riuscendo ad arrestare il pericoloso criminale. Quest'ultimo riesce però a sfuggire durante un trasferimento commettendo una prevedibile rappresaglia nei confronti di Leiter che ha fatto solo il suo dovere: gli ammazza la povera sposa e lo da in pasto ai pescecani. Davanti ad una siffatta abbondanza di violenza Bond decide di procedere per la sua strada una volta constatata l'inerzia degli agenti americani. Il suo capo "M" gli revoca la licenza d'uccidere: da questo momento Bond si ritroverà solo contro tutti...
Uno dei più violenti ma allo stesso tempo divertenti episodi dell'ultima serie che, irrispettosamente, non attinge più dai raffinati romanzi di Ian Fleming ma si affida a brillanti sceneggiatori intenzionati a rinnovare cinematograficamente l'eroe popolare. Così facendo "007" perde il suo antico fascino, diventando l'eroe qualunque in un film d'azione commerciale realizzato comunque a massimi livelli. John Glen si adegua al post-Moore calcando la mano nelle scene acrobatiche (ve ne sono tantissime: fra queste una spericolata corsa a bordo di mezzi pesanti nonchè il duello aereo in apertura) e tornando allo splendore delle belle scenografie, fiore all'occhiello della produzione classica. Fra i "villain" il Sanchez butterato e trash interpretato da Robert Davi (un clone di Tommy Lee Jones) passerà alla storia per il suo atteggiamento coatto; fra le Bond Girl sia Talisa Soto che Carey Lowell riescono perfettamente ad incarnare le differenze fra amore e passione. Il buon Timothy Dalton, bersagliato dall'ingratitudine dei fans, se la cava egregiamente mancando però d'ironia: motivo per il quale gli fu subito revocata la licenza d'attore.
Cinema Galleria, Bari - 7 Ottobre 1989 |