Fra i comici appartenenti alla stagione felice e prolifica del cinema di cassetta degli anni '80, Renato Pozzetto è uno dei pochi di cui francamente si avverte la mancanza. E per una lunga serie di buone ragioni, in particolar modo legate alla natura surreale di una comicità originale e intelligente, molto avanti rispetto a quei tempi e che, forse, continua ad esserlo ancora adesso. Il vuoto e l'appiattimento dell'attuale repertorio comico, malridotto fra la manovalanza di meteore televisive e i teatrini improvvisati nell'arido e ostile luogo dell'emittente privata dove la risata si riscopre svalutata dall'assenza di buon gusto, hanno creato un diabolico effetto nostalgia. Grazie ad artigiani della macchina da presa esperti  come Pasquale Festa Campanile in quel decennio si potevano toccare con mano temi delicati (come quello della transessualità che oggi ad esempio non fa più notizia) senza mai cadere nel cattivo gusto o nella trappola insidiosa di beceri effetti collaterali. "Nessuno è perfetto" (il titolo si rifà ad una celebre frase della commedia en travesti "A qualcuno piace caldo") è una commedia ad ambientazione provinciale interamente girata a Bergamo alta. Pozzetto è il giovane vedovo Guerrino Castiglioni, ultimo rampollo di un nobile casato, che manda avanti per tradizione un'azienda vinicola. La scomparsa della giovane moglie gli ha lasciato in eredità una suocera insopportabilmente invadente e morbosa (una straordinaria Lina Volonghi, storica testimonial del dado Star) che non esita a colmare con la sua presenza il posto libero nel letto nuziale. Per sfuggire alla noia durante una notturna trasferta a Milano il buon Guerrino capita casualmente su un set fotografico notturno in piazza Duomo e resta folgorato dalla top model Chantal (Ornella Muti), in preda ad una misteriosa crisi depressiva. Con la sua ingenuità e i suoi modi di fare stralunati Guerrino riesce a conquistarla, incoronandola nuova regina del focolare domestico. Ma il passato di Chantal nasconde molte sorprese, tutte racchiuse sotto chiave in un misterioso baule lasciato in soffitta da una sua presunta cognata (che invece è la sua ex moglie) con figlioletto a carico. Tutti tramano, tutti vogliono sapere. La soluzione è in una delle pagine di cronaca di una rivista tedesca; prima di sottoporsi ad un radicale intervento di chirurgia Chantal era nientemeno che un paracadutista dell'esercito. Un uomo sotto tutti gli aspetti. Sdegno e vergogna per il povero Guerrino che dovrà risarcire il suo onore e la sua credibilità davanti alle cattiverie e ai pettegolezzi dei suoi concittadini. Alla fine vinceranno amore e buon senso...

Commedia garbata e divertente, con un tempismo comico perfettamente consono alla professionalità dei suoi interpreti, "Nessuno è perfetto" è una farsa allegra dove la malizia provinciale fa da sfondo ad un'incredibile e insolita vicenda personale dai risvolti paradossali. Un Renato Pozzetto in vesti di mattatore indiscusso non sottrae tuttavia la scena ai suoi validi interlocutori: i duetti con la famelica e passionale suocera sono da manuale. Un pò meno credibile una ammaliante e seducente Ornella Muti in quelli di ex parà: la bella attrice romana aggiunge una buona dose di adeguata ed equivoca scabrosità sotto le coperte, commentata nelle scene clou da un orecchiabile refrain composto dal maestro Riz Ortolani in una particolarmente perfetta forma musicale.

Cinema Barberini, Roma - Novembre 1981