Ricerca:      Genere:              Ricerca Avanzata

21.04.2012

13° FESTIVAL DEL CINEMA EUROPEO DI LECCE - I PREMI E LE MOTIVAZIONI

Si è conclusa a Lecce la tredicesima edizione, quest'anno particolarmente ricca e significativa, del festival del cinema europeo. Fra gli ospiti internazionali: Terry Gilliam (che ha presentato il corto "Wholly family") e Emir Kusturica (testimone di un bellissimo libro fotografico sul suo cinema, celebrato con una retrospettiva) hanno registrato una calorosa accoglienza di stampa e pubblico. Quest'anno il programma del festival prevedeva anche tributi a Ken Russell e Sergio Castellitto, al quale è stato dedicato il libro curato da Enrico Magrelli "Sergio Castellitto, senza arte ne parte" (ediz.Rubettino).

31.07.2011 - 18.08.2011

Sinfonie di Cinema 2011 – LA COMMEDIA NEL CINEMA ITALIANO

Anche quest’anno torna a Montefiore dell’Aso (AP) la magica atmosfera del festival “Sinfonie di cinema”.

ITALIANS

Regia: Giovanni Veronesi

Interpreti: Sergio Castellitto, Carlo Verdone, Riccardo Scamarcio, Remo Girone, Dario Bandiera, Valeria Solarino, Ksenia Rappoport

Durata: 115'

Nazionalità: Italia 2009

Genere: film a episodi

Stagione: 2008-2009

Italiani brutta gente. Popolo di sognatori e naviganti, ma anche di cialtroni e commedianti. L'analisi impietosa e riduttiva applicata da Giovanni Veronesi, promosso frettolosamente dai manuali d'amore ai corsi pratici di sociologia comportamentale, si riduce ad un classico film a episodi al servizio di due bravissimi reduci della commedia italiana a lunga scadenza (quella cioè che è riuscita a passare indenne dal rullo compressore televisivo), con a disposizione due ministorie di un'ora sul comune denominatore dell'esemplare di italiano all'estero. Bravissimi Sergio Castellitto e Carlo Verdone, destinati separatamente (ed è un peccato) per necessità di copione, ad immedesimarsi ancora una volta (in effetti lo hanno sempre fatto nei loro film) nei panni logori degli indegni rappresentanti di pizza, spaghetti e mandolino. Nella prima frazione Fortunato (Castellitto) è un ambiguo camionista traffichino e sbruffone che per conto di una concessionaria smercia da anni Ferrari rubate negli Emirati Arabi. Gli è sempre andata liscia, però ora comincia ad avvertire la stanchezza dovuta al peso degli anni. Per questo decide di portarsi dietro un autista più giovane, Marcello (Scamarcio, con inedita o definitiva cadenza romana), nel tentativo di spiegargli come funziona il suo mestiere e farsi sostituire in futuro. Durante il loro "viaggio di lavoro" entrambi, che fingono di essere padre e figlio, correranno molti inutili rischi e scopriranno le contraddizioni di una terra dove povertà e ricchezza convivono in modo sempre più drammatico. E dove il vil denaro è riuscito a quantificare ogni cosa, meno la dignità. Ma un buffo gioco del destino imporrà delle scelte. Nel secondo episodio, Carlo Verdone è un illustre dentista romano di mezza età abituato a convivere con psicofarmaci per combattere le sue forme depressive. Su insistenza di un collega di studio viene spedito nel paradiso sessuale di San Pietroburgo, con la scusa di un convegno medico, dove dovrà vedersela con un procacciatore di donne di origini siciliane, maldestro e invadente, che lo scaraventerà in una drammatica sequela di spiacevoli disavventure. Fra sparatorie, imbarazzanti figuracce e malintesi con la mafia russa, il povero dentista troverà la cura giusta per la sua depressione, rendendosi utile in una colonia di figli di nessuno.

"Italians" riprende la vecchia formula del "movie movie", inventata per fini pratici proprio dai De Laurentiis negli anni '80, dando la possibilità a due attori di dividersi il copione equamente, per la gioia di tutti i provincialismi: sia settentrionali che meridionali. In questo caso il monopolio appare alquanto riduttivo e la sproporzione fra i due segmenti piuttosto lampante. Castellitto e Verdone sono romani e gli italiani cialtroni, truffaldini ed erotomani di unica derivazione parlano in pratica lo stesso dialetto. Ma l'Italia non è solo questa, sia ben inteso. Al "New York Times" che ci dipinge come quelli che fanno suonare sempre il metal detector agli aeroporti, possiamo solo rispondere con una stessa citazione del film di Veronesi: "la vita è troppo breve per non essere vissuta da italiani" e comunque siamo destinati ad esportare perennemente la felicità. Tuttavia il film, che prende vitga praticamente nella seconda parte, riesce a garantire quel divertimento di normale amministrazione, diluendolo con cenni di satira sociale. Gli sbalzi fra le due storie sono vistosi e irrimediabili: Verdone è un mattatore che duetta magicamente con il giovane e ispirato Dario Bandiera, Castellitto un ottimo attore nobile che regge a fatica l'interazione col suo giovane partner. Ci si emoziona riascoltando le note di una bellissima cover di Domenico Modugno ("Meraviglioso") riarrangiata dai Negramaro e il magone viene naturale rivedendo dall'alto quello stivale improvvisato con giocattoli, palline e racchette sul prato dei titoli di coda. Il grande Stefano Vanzina, in arte Steno, aveva abbozzato trent'anni fa su una vecchia idea di Kim Arcalli, un tentativo molto più coraggioso di portare a termine quest'indagine antropologica sulla maledizione dell'italianità. Ma Veronesi non è da meno, anche se ha il fiato sul collo di chi non può proprio permettersi di chiudere le operazioni in perdita ed è costretto, per ovvie ragioni, a piegarsi alle regole impossibili del product placement.

Cinema Impero, Trani - 23 Gennaio 2009 (Barisera)

Voto:     2,5 / 5
Commenti al Film

Nessuno ha ancora commentato il Film!

Copyright © (2008) Lorenzo Procacci Leone Home | Contatti | Privacy | Credits