In quasi tutti i magazzini ci sono scarti lasciati al proprio destino. E' il caso di "Whisper" (tradotto con un titolo ammiccante ed ambiguo), uscito in Dvd in America ben due anni fa, recuperato non si sa come e perchè, per una furtiva uscita sugli schermi italiani. Si tratta della solita deprimente, spiazzante crime-story che male si abbina con il dramma demoniaco. Max, balordo appena uscito di galera, non riesce a trovare il sostegno finanziario per intraprendere una nuova attività commerciale. Decide di unirsi ai suoi vecchi compagni, per mettere in pratica un piano criminale: il rapimento a scopo di estorsione di un bambino di otto anni. La prima parte del colpo va a meraviglia: con uno schiocco di dita Max e i suoi amici rapiscono il pupo e si rifugiano in una baita del Maine. I banditi non sanno però di aver messo le mani su un pericolosissimo e dispettoso ragazzino dotato di poteri occulti e, perdipiù in confidenza con lupi affamati e forze del male. Tutto si rovescia contro i piani della banda: litigi, ritorsioni, sparatorie, difficoltà da parte dei sequestratori nel riuscire a concludere lo sporco lavoro. Il bimbo dal canto suo agisce subdolamente, penetra nelle menti bacate dei suoi aggressori, dice di essere un angelo nero e si diverte a contrastare l'impotenza e l'improvvisazione dei rapitori in preda al panico...
Molto vicino al taglio di un telefilm trasmesso in seconda serata, "Il respiro del diavolo" annega purtroppo nell'acqua torbida del già visto e offre un campionario indegno di effettacci, rantoli, situazioni prevedibili, sporadici ma sentiti sbadigli. Il giovane regista Stewart Hendler deve aver letto molti romanzi di Stephen King e deve aver apprezzato in tempi non sospetti il memorabile "Fargo" dei fratelli Coen. Il suo film può essere tranquillamente archiviato come un thriller paranormale con sfondi innevati, in cui si rivivono a fatica sensazioni alquanto datate. I banditi da operetta contribuiscono involontariamente a scatenare effetti esilaranti nel gioco al massacro al cospetto di un bimbo odiosissimo, che ostenta in egual misura sicurezza e malefici. La bella e brava Sarah Wayne Callies merita prove d'appello, possibilmente in circostanze del tutto differenti da questa.
Uci Cinemas, Molfetta - 27 Gennaio 2009 |