Si respira un'aria nuova, una sorta di benefica evoluzione stilistica (o svecchiamento) per quanto riguarda i nuovi canoni del dramma sentimentale. Uno standard europeo che sta ispirando il lavoro di molti cineasti che si avvicinano con la dovuta esitazione ad una tipologia filmica che ha spesso cavalcato l'onda emozionale di un patetismo glassato. E che invece ora recupera lentamente i sani legami con l'erotismo d'autore. "The reader", frutto di una coproduzione europeoamericana, ne è la prova lampante. La dimostrazione evidente che dramma e cinema d'autore possono tranquillamente convivere facendo a meno della sofisticazione da melodramma e degli effetti collaterali dei romanzetti d'appendice. Tanto più che il film affronta un argomento delicatissimo che non è certo riconducibile direttamente ad un tema d'amore. Sotto la traccia principale di un rapporto intimo fra un uomo e una donna di diversa età anagrafica esplodono le contraddizioni relative alle responsabilità dei singoli davanti al disegno criminale dei principali artefici dell'Olocausto. E qui si apre un complicato dibattito sul contrasto sempre più aperto fra ragione e obbedienza, buon senso (e quindi scelta individuale) e cieca osservazione dei compiti più scellerati impartiti dal potere. Nella Berlino degli anni '50 che si affatica a riprendersi dallo scempio dell'ultimo conflitto mondiale assistiamo all'iniziazione sessuale di Michael Berg, adolescente che frequenta con successo le superiori, ed è nel pieno di una tempesta ormonale. Il ragazzino si innamora di Hannah, una ragazza più grande di lui, che lo aiuta a riprendersi da un malore. E' così forte il legame morboso con la sua maestra d'amore che il povero Michael non riesce più a stabilire un punto di contatto con i suoi coetanei, nè con le ragazzine destinate naturalmente a gironzolargli attorno. E oltre al frequente scambio di sesso, fra i due amanti clandestini si instaura anche un bellissimo rapporto di lettura e ascolto. Michael prima di consumare il suo rapporto si prodiga nella lettura dei classici, che la sua musa accoglie di buon grado, probabilmente, per la sua incapacità nel leggere e scrivere. Poi misteriosamente la donna sparisce e Michael perde i suoi contatti. La ritroverà molti anni dopo casualmente nell'aula di un tribunale dove la donna è imputata di orrendi crimini legati ai campi di sterminio. Combattuto fra l'amore che ritorna e l'impossibilità di raggiungere la sua vecchia amante Michael tuttavia avrà modo di alleviargli a distanza i giorni della carcerazione a vita. Con ulteriori e sorprendenti evoluzioni che non è il caso di rivelare...
Il torbido dramma erotico iniziale si consuma mettendo in luce un rapporto scandalosamente innaturale fa un giovane amante che pende dalle labbra della sua affascinante interlocutrice. Poi il registro narrativo si infiamma, il film vira improvvisamente nell'inquietante dramma giudiziario, approdando ad una magica trasformazione: proprio qui inizia il tormento sentimentale di un ragazzo la cui vita è segnata per sempre dalla lontana iniziazione e che d'ora in avanti dovrà ripagare con la gratitudine. Film complesso e affascinante "The reader" riserva molte piacevoli sorprese: a partire dal bellissimo script ricavato dal breve racconto del giurista Bernhard Schlink (su cui aleggia il sospetto di autobiografia) per finire con l'interpretazione di una strepitosa Kate Winslet, che si sottopone generosamente alle torture del make-up per deturpare la sua bellezza, dando credibilità al suo ruolo nel corso degli anni. Un lavoro privo di sbavature e forzature, dedicato a due grandi uomini di cinema che ci hanno lasciato (Tony Minghella e Sidney Pollack), un omaggio al ruolo dominante ma allo stesso tempo fragile della femminilità.
UCI Cinemas, Molfetta - 25 Febbraio 2009 |