La morte in diretta televisiva: un sogno per tutti quei dirigenti che si affannano torturandosi le meningi, in modo da vincere la battaglia che porta al plebiscito di share. Ma la cattiva idea non ha alcunchè di innovativo: nel bellissimo "Quinto potere" di Sidney Lumet (1976), che fruttò l'Oscar postumo al grande Peter Finch, il povero anchorman televisivo per riprendersi da una crisi di audience nel suo notiziario annunciava che a breve davanti alle telecamere si sarebbe puntato una pistola alla tempia. Gli indici d'ascolto impazziti monopolizzarono in breve tempo l'alto gradimento da parte degli spettatori incollati davanti alla scatola magica con l'antenna: il pubblico non vedeva l'ora che fosse premuto il grilletto. "Live!", scritto e diretto da Bill Guttentag, riprende e aggiorna quell'assurda idea di suicidio annunciato, ambientandola nell'epoca buia dei reality avvilenti e della tv verità che tanto piace agli avvoltoi pensanti in cerca di emozioni in svendita. Non si riuscirebbe altrimenti a capire il coraggio mostrato dall'ambiziosa e arrivista Katy Courbet (Eva Mendes) che, pur di mettere in ginocchio la gara degli indici di ascolto, si inventa addirittura un pazzesco e macabro show in prima serata in cui sei concorrenti si sfidano ad una terribile roulette russa. Sei candidati (come le pallottole inserite nel tamburo della pistola), cinque assegni milionari in premio da regalare ai fortunati vincitori e un poveraccio destinato a morire davanti alle telecamere beccandosi il proiettile vero. Dopo aver sfidato l'ufficio legale del suo network ed essersi assicurata le sponsorizzazioni creando attorno all'evento scalpore ed indignazione, la bella Katy entra in cabina di regia e si gode la sua creatura. Lo share del suo show lievita contemporaneamente alla tensione e al rischio di mortalità dei concorrenti disposti a giocare con la vita. Doppio finale a sorpresa: il rischio emulazione si ritorcerà contro i geniali inventori dell'insano ed inaccettabile teatrino ma a distanza di tempo il format sarà riveduto secondo nuovi e più aberranti criteri di spettacolarizzazione.
Presentato al Tribeca Film Festival del 2007, "Live!" è un vecchio film che dice cose nuovissime; al passo col medioevo televisivo che stiamo vivendo, esprime la sua spietata critica al sistema attuale mettendo al bando l'assurda scalata al potere d'ascolto che fa rima con il più becero show business e con l'ignoranza di un pubblico che si riscatta assistendo alla disperazione del vicino di casa. Nonostante le buone premesse il film di retto da Guttentag si priva del dono dell'ironia; permane un goffo senso di ripetitività che alla lunga si rivela esasperante. Peccato perchè il cast di attori semisconosciuti, guidati da una Eva Mendes in forma smagliante, rendono giustizia alla resa di un mondo deprimente. E i videoclip in cui i concorrenti descrivono, più o meno realisticamente, il loro mondo e loro ambizioni non sono poi tanto diversi alla poltiglia che ci propinano giornalmente a dispetto del pagamento del canone che ci rende complici involontari di un massacro intellettuale. Un'occasione non proprio perduta, comunque interessante, che si lascia seguire. Se l'America (e di conseguenza il mondo) ha perso davvero la sua dimensione umana, tanto vale giocare alla roulette russa facendo volentieri a meno del premio in palio.
Uci Cinemas, Molfetta - 11 Marzo 2009 |