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21.04.2012

13° FESTIVAL DEL CINEMA EUROPEO DI LECCE - I PREMI E LE MOTIVAZIONI

Si è conclusa a Lecce la tredicesima edizione, quest'anno particolarmente ricca e significativa, del festival del cinema europeo. Fra gli ospiti internazionali: Terry Gilliam (che ha presentato il corto "Wholly family") e Emir Kusturica (testimone di un bellissimo libro fotografico sul suo cinema, celebrato con una retrospettiva) hanno registrato una calorosa accoglienza di stampa e pubblico. Quest'anno il programma del festival prevedeva anche tributi a Ken Russell e Sergio Castellitto, al quale è stato dedicato il libro curato da Enrico Magrelli "Sergio Castellitto, senza arte ne parte" (ediz.Rubettino).

31.07.2011 - 18.08.2011

Sinfonie di Cinema 2011 – LA COMMEDIA NEL CINEMA ITALIANO

Anche quest’anno torna a Montefiore dell’Aso (AP) la magica atmosfera del festival “Sinfonie di cinema”.

NEMICO PUBBLICO N°1 - L'ORA DELLA FUGA

Regia: Jean Francois Richet

Interpreti: Vincent Cassel, Ludivine Sagnier, Mathieu Amalric, Gerard Lanvin

Durata: 130'

Nazionalità: Francia 2008

Genere: azione

Stagione: 2008-2009

Secondo capitolo, tra l'altro annunciato già nel trailer abbinato al film che lo precedeva, del dittico dedicato alla vita spericolata del bandito Jacques Mesrine: Robin Hood dal grilletto facile capace di depredare nello stesso giorno due banche dello stesso quartiere, folle rivoluzionario in aperta lotta privata contro il capitalismo e le illusioni democratiche, preda delle forze d'ordine in fuga verso una libertà irraggiungibile. Questo secondo frammento ricostruisce fedelmente  gli ultimi due anni vissuti pericolosamente da Mesrine, prima dell'agguato di polizia a Parigi che gli costò la vita la mattina del 2 Novembre 1979. Il film stavolta si preoccupa meno di creare una presunta linea di continuità fra un episodio e l'altro, limitandosi ad inanellare alla rinfusa gli obiettivi che costituirono principalmente le fasi finali dell'esistenza di questo antieroe, ribattezzato dai cronisti francesi "il nemico pubblico numero uno". Si comincia con una spettacolare fuga dal tribunale dove, in veste di imputato, dopo aver sbeffeggiato la corte Mesrine riesce addirittura a servirsi del giudice come ostaggio. L'arma vincente è una pistola nascosta da un complice nella toilette che gli consente di tenere sotto tiro la gendarmerie. Si continua poi con una lunga serie di rapine a volto scoperto, inseguimenti, imboscate e un'intero esercito che bracca il bandito per le campagne francesi. Mesrine non demorde, continua a fare l'unica cosa che gli riesce facile, viene beccato, finisce in carcere e qui si allea con un fuorilegge più concreto e meno spaccone con il quale oltre ad un'evasione impossibile riesce addirittura a progettare un sequestro di persona. Si innamora di una ventenne che lo asseconda negli eccessi e nelle sue perversioni. Sono gli anni di piombo che in Italia costano la vita al presidente Moro. Mesrine si illude di imboccare un'assurda pista anarchica, trucida in una cava un povero giornalista colpevole di averlo denigrato in prima pagina, concede un'intervista esclusiva ad un tabloid che lo dipinge come un eroe popolare. La polizia francese, stanca delle sue imprese criminali, gli riserverà un trattamento speciale, freddandolo una fredda mattina d'inverno durante una vera e propria operazione militare all'interno della sua autovettura.

Quattro ore abbondanti di biografia criminale hanno giustamente reso necessaria una divisione del progetto. Evidentemente "Kill Bill" ha fatto scuola. In questa seconda puntata riscontriamo meno violenza, più ironia, una cura maniacale nella ricostruzione a 360 gradi dell'Europa dei favolosi anni '70. Ma la sostanza non cambia. Richet dirige un brillante e vivace film d'azione in debito con certi registi italiani, bistrattati in vita e rivalutati post mortem, in cerca di un'epica che possa in qualche modo motivare il successo popolare di un bandito con molti morti sulla coscienza. Il film brilla attraverso la generosità di un grande Vincent Cassel che si concede a trasformismi estetici senza abusare col make-up, ingrassando o dimagrendo secondo le necessità del copione. E il contributo di un cinema d'autore che non è mai a disagio davanti alle esigenze del circo spettacolare viene dato da Mathieu Amalric (il cattivo di "Quantum of solace"), orologiaio del crimine, in grado di equilibrare con la calma, virtù dei forti, gli eccessi del suo antagonista sbruffone votato alla tragedia.

UCI Cinemas, Molfetta - 21 Aprile 2009

Voto:     3 / 5
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