“Vacancy” c’era scritto sulla fatiscente insegna intermittente del Bates Motel di “Psyco”; cosa vorrebbe essere questo: un omaggio o un ennesimo invito a morire? Come in tutte le trappole per topi che si rispettino, anche in quest’ultima gli sceneggiatori finiscono con lo scontrarsi con inevitabili insidie. Perché se la ragione commerciale dice che gli orrori più efficaci provengono dal mondo reale, il film in questione affronta per ragioni di trama la questione (autentica) degli “snuff-movie”, ovvero filmini amatoriali dove i protagonisti muoiono sul serio e senza uso di effetti speciali. Quasi a voler dire che il pretesto di fantasia deve fare putroppo i conti con l’amarezza del quotidiano.
E’ quello che in pratica accade ad una coppia in viaggio a bordo di un’automobile attraversando una strada sperduta; un po’ provati dal nervosismo e da traumi precedenti (i due sono in crisi e hanno perso in un incidente il loro figlioletto) i due a causa di un guasto improvviso chiedono di essere ospitati in un lurido e disabitato motel accanto ad una stazione di servizio. Già l’accoglienza appare morbosa e malsana: l’occhialuto e viscido direttore (il bravissimo Frank Whaley) è tutto un programma, ma vista la stanchezza va bene anche così. Il guaio è che nella cadente camera d’albergo vi è un po’ di tutto: scarafaggi, acqua sporca dai rubinetti, lenzuola non proprio fresche di candeggio e strani eventi dall’esterno rendono la notte più lunga del solito. Rantoli, porte che sbattono e rumori sinistri: c’è qualcuno là fuori che ha deciso di tormentare il riposo dei due sposini; ma non basta: i protagonisti si accorgono troppo tardi di essere capitati sul set ideale di uno “snuff-movie” dove precedentemente altri clienti sono stati massacrati e filmati con videocamere accese. Come sopravvivere a tutto questo? Preparatevi ad una lunghissima ora e mezza all’ultimo respiro dove la realtà supererà i nostri peggiori incubi…
Da uno schema classico (collaudato in una miriade di pellicole), uno svolgimento altrettanto composto; “Vacancy” si preoccupa di coniugare in un’unica soluzione la raffinatezza hitchcockiana con la spavalderia d’ultima generazione (vedi la nuova serie di “Non aprite quella porta”). Il risultato è abbastanza piacevole, anche se bisogna essere di manica larga per ammetterlo, e non procura rimorsi. E’ uno dei rarissimi casi in cui una pellicola mantiene più di quanto promette; e prendendo le distanze dall’accozzaglia di sottoprodotti cui ci sottopone la svendita estiva, quasi quasi naviga a vele spiegate verso una meritata rivalutazione. Kate Beckinsale e Luke Wilson, coppia affiatatissima, si esibiscono in un estenuante campionario misto di urla, litigi, alleanze e riappacificazioni. Più che lottare contro oscuri e letali nemici sui due incombe il cappio della vita di coppia afflitta dalla crisi matrimoniale. Ecco perché, trattando problematiche autentiche, “Vacancy” fa più paura di un horror sovrannaturale.
UCI Cinemas, Molfetta - Luglio 2007 (Barisera) |