Per intavolare un confronto credibile servendosi delle armi innocue della concorrenza leale, il film in questione la butta sul campo dell'evoluzione tecnologica. "Sex movie" si presenta come la prima pellicola in 4D nella storia del cinema. Peccato che tutto sia una burla, l'ennesima, che creerà non pochi disagi agli ignari impiegati dei botteghini che emetteranno il biglietto d'ingresso senza poterlo corredare con appropriati occhialini quadrimensionali. Le 4D consistono alla luce del sole nell'ordine in "divertimento, dissacrante, demenziale e duro": aggettivi qualificativi che questa scollacciata e impertinente commediola americana coglie in pieno, incontrando i gusti non proprio delicati di un pubblico che in sala vuole solo sbracarsi con risate grasse. Risultato centrato in pieno perchè nonostante il titolo poco rassicurante che lo accosta ai pietosi e inguardabili filmetti demenziali girati con la mano monca da autori improvvisati, "Sex movie" ha dalla sua un soggettino credibile ispirato addirittura da un libro scritto da Andy Behrens (chi sia, non ci è dato di saperlo). Ed effettivamente la vivacità della trama tiene in vita le varie gags inanellate sulla strada di un viaggio giovanile a bordo di una grintosa Dodge rosso fiammante rubata al terribile fratello maggiore palestrato. I protagonisti sono: il diciottenne Ian, in compagnia dei suoi migliori amici: l'erotomane Lance e l'amica del cuore Felicia. I tre baldi giovani a bordo della fuoriserie stanno attraversando gli Stati Uniti per raggiungere una ragazza misteriosa che il timido Ian ha conosciuto in chat su Internet. Il viaggio diventa un percorso di formazione per perdere la verginità e fare le prime esperienze con l'altro sesso. Ian è impacciato e timido e ha messo gli occhi proprio sulla sua amichetta del cuore, sapendo di non poterla mai avere per la storica impossibilità di unire amore ed amicizia. Ma la vacanza riserverà sorprese in abbondanza: molte stazioni grevi attraversate dai treni impazziti in piena tempesta ormonale. I tre adolescenti sbollentati dalla ricerca del piacere e rassicurati dalla possibilità di riscoprire briciole di romanticismo, spiccheranno un benefico salto conquistando una maturità individuale.
"Sex movie in 4D" ricorre inevitabilmente alle scorciatoie più strategiche per solleticare il buon umore di un pubblico poco esigente. Il repertorio comico è sì sguaiato, ma sotto un regime controllato che non scatena quasi mai vistose cadute di gusto. I teen-movies del resto vantano origini lontanissime (ci perdoni John Landis se poniamo come data di nascita il 1978, scomodando "Animal house") e nel corso degli anni si sono aggiornati seguendo irreversibilmente i progressi portentosi degli internauti. Il repertorio è alla moda: segue l'onda dei messaggini sui cellulari e delle anonime ma infuocate chat-line. Bisogna stare al passo coi tempi per capire che l'immaginazione giovanile si regola più sul virtuale che sul reale. E che sulle strade d'America scorrazzano chissà perchè gli esemplari peggiori dell'umana follia, purtroppo sempre più credibili.
Uci Cinemas, Molfetta - 31 Agosto 2009 |