Tutte le strade della fantasia portano alla Pixar. Il marchio di fabbrica dell'azienda rilevata di recente dalla Disney, conferma per l'ennesima volta che è possibile riunire spettatori di tutte le età per uno scopo comune: divertirsi, sgranare gli occhi, condividere mano nella mano le emozioni e i prodigi grafici sempre più strabilianti di esperti che danno l'anima per conquistare traguardi visivi sempre più spettacolari. "Up", decimo lavoro della gloriosa casa d'animazione e primo film nella storia dell'animazione ad aver aperto una kermesse importante come quella del Festival di Cannes, è un condensato del Pixar-pensiero. Anche se, è difficile negarlo, le tematiche molto più vicine ai gusti di un pubblico più maturo lasciano spazio ad un'inversione di tendenza. Il fiato sul collo (a fin di bene) di casa Disney si avverte eccome: l'aver proposto una variante anomala alla "Madagascar" con molti animali in ruoli minori, lascia immaginare che questa volta gli animatori hanno voluto rivolgersi a colpo sicuro prevalentemente ad un pubblico di giovanissimi. Ma è difficile non commuoversi e lasciarsi andare all'emozione "razionale" nel lungo preambolo che anticipa la storia vera e propria. Carl ed Ellie, si conoscono da bambini, e decidono di non lasciarsi più. Le pagine della loro felicità coniugale scorrono sull'album dei ricordi. Entrambi si amano fortemente, uniti da gratitudine e devozione e dalla passione per l'avventura e i luoghi esotici. Poi la vecchiaia si porta via la fragile Ellie e Carl resta solo. E' un incipit abbastanza impegnativo e serio. La morte che bussa timidamente in un contesto dove è un abuso semplicemente immaginarne la presenza. Carl vive nel ricordo della donna che ha sempre amato, mentre tutto intorno a lui (tranne la sua casetta) è cambiato irrimediabilmente. All'apparenza misantropo e scostante, è in realtà un brav'uomo che vuole godersi in santa pace l'età della saggezza. Poi un bel giorno bussa alla sua porta un timido ragazzino che vuole a tutti i costi aiutarlo ma Carl si dimostra seccato e scostante. All'ennesimo atto di invadenza del mondo circostante, Carl reagisce mettendo a frutto la sua esperienza di venditore di gonfiabili. Lascia in giardino le bombole di elio e lega al camino di casa migliaia di palloncini che trasformano la sua abitazione in una mongolfiera, distaccandola dalle fondamenta. Il guaio è che il ragazzino sè rimasto sul pianerottolo esterno e chiede timidamente di essere accolto da Carl. Entrambi si ritroveranno amabilmente complici in un fantastico viaggio nel paradiso pluviale del Sud America, dove troveranno mille sorprese ad attenderli. Un folle esploratore (vecchia conoscenza) che vaga a bordo di un dirigibile-museo comandando un esercito di fastidiosi cani parlanti. Fresco, divertente, mai lezioso, ma soprattutto ben servito da una bellissima colonna sonora e da un doppiaggio impagabile (il lavoro di Giancarlo Giannini dà una marcia in più all'anziano protagonista della storia), "Up" ha una trama che assomiglia incredibilmente a quella di "Gran Torino". Il conflitto generazionale, la diffidenza e il rapporto sulla carta impossibile fra un ragazzino e un vecchietto che svelano invece la favola di una amicizia straordinaria. Sulle ali della fantasia dei geni sempre all'erta di casa Pixar il film vola via che è un piacere. Si passa attraverso tutti i valori in cui si riconosce la dignità umana: l'amore vero, la lealtà, il rispetto delle piccole cose, la pietà, la riconoscenza verso tutti gli essere viventi. Con un dinamismo più spedito nella prima parte e una veniale monotonia nella seconda fase ambientata nelle terre inesplorate dove si pigia l'accelleratore sul clima avventuroso, "Up" ci trasporta nella dimensione della felicità del 3D, rendendo superfluo e formale l'utilizzo necessario dei famigerati occhialini. Imperdibile come sempre il cortometraggio di apertura: con nuvolette galeotte e pasticcione e cicogne indaffarate nella frenesia delle consegne delle nascite. Un gioiellino straordinario che vale in proporzione almeno quanto tutto il lungometraggio che segue.
Uci Cinemas, Molfetta - 16 Ottobre 2009 |