Aperitivo vacanziero che arriva con leggero anticipo sulla tabella di marcia di fine anno, "L'isola delle coppie" si riaggancia all'ultimo vagone delle commedie balneari fuori stagione. E' in poche parole uno "spottone" godibilissimo su un paradiso polinesiano che fareste bene a raggiungere nel caso ci fossero spine da staccare e vincite al superenalotto da investire. Lo strepitoso scenario naturale incontaminato toglie il respiro e, badate bene, non è artefatto al computer. Il film è stato infatti girato in un favoloso resort di Bora Bora che si guarda con un pizzico di rabbia e di rimpianto: incredibilmente bello da far male al cuore, con tutto il freddo che ci tocca sopportare in un dicembre che sta facendo perfettamente il suo dovere climatico. Una coppia di amici in crisi per problemi di fertilità (lui è un insopportabile e pedante capofamiglia che pianifica la sua vita condizionando l'inerme consorte) decide, nel tentativo coraggioso di salvare il matrimonio a pezzi, di prendersi una vacanza. Le agevolazioni previste per le comitive li costringono a coinvolgere nella bella iniziativa anche altre coppie di amici. In un primo momento scettici ed esitanti, ma poi estasiati dagli splendidi scenari visti in cartolina, gli altri membri della comitiva si aggregano alla partenza. La meta è anche più bella del previsto. Ma c'è un problemino: il pacchetto acquistato comprende anche una terapia di coppia ai quali i turisti appena sbarcati dovranno sottoporsi senza battere ciglio, pena il ritorno a casa insoddisfatti ma rimborsati. La circostanza crea allegri intoppi ed esilaranti imprevisti, tutti strettamente legati al particolare assortimento delle strambe accoppiate. I rigidi metodi "new age" del resort, imposti da un sedicente santone (Jean Reno) che ha la ricetta dell'amore coniugale eterno, daranno vita ad una catena interminabile di equivoci e incomprensioni. Travolti dal mare azzurrissimo i coniugi in crisi alla fine ritroveranno i propri equilibri, altri rinsalderanno l'unione un pò traballante. Tutti a casa, infine, con implacabile rimpianto...
Spensierato e inconcludente come tutti i film appartenenti al filone vacanziero, "L'isola delle coppie" abbina alla bellezza di una fotografia solare e seducente anche una sceneggiatura scritta con attenzione e cautela. I personaggi (quattro coppie e altri gradevoli ruoli di contorno) sono scolpiti con una cura e un riguardo diversi dal solito. L'assenza di forzature salva il contesto dai rischi strutturali tipici della commedia becera: si ride e si sorride in egual misura, e francamente, non vi è null'altro da chiedere. In un contesto dove il bravo Vince Vaughn conferma la sua particolare attitudine per la commedia leggera, la vera sorpresa è uno spaesato Jean Reno, sensazionale titolare di un villaggio di pazzi. Un generale nella caserma del rilassamento che sveglia i suoi ospiti con le percussioni del gong per sottoporli a massacranti ed assurde terapie di coppia. Pizzetto e codino di ordinanza, con le chiavi del paradiso in tasca.
Cinema Alfieri, Corato - 14 Dicembre 2009 (Barisera) |