Abita come vuole la tradizione al numero 221 di Baker Street ma, credeteci, in questi nuovi panni che gli hanno cucito addosso è un investigatore scanzonato che farete fatica a riconoscere. Nelle grinfie di Guy Ritchie il mitico detective uscito dalla penna di sir Arthur Conan Doyle diventa un palestrato, violento e litigioso, che tira di boxe negli incontri clandestini anticipando con estrema freddezza le mosse dei suoi rivali nella lotta. Fiuto infallibile, predisposizione estrema per il pericolo, maneggia l'arma della deduzione con grande disinvoltura ma la pigrizia e la vanità lo costringono a gettare la spugna con il gentil sesso. Sherlock Holmes (Robert Downey Jr.) divide il suo tempo e il suo lavoro investigativo con il fido dottor Watson (Jude Law) in una spettrale e opprimente Londra ottocentesca in piena rivoluzione industriale. Sempre a caccia di nemici alla sua altezza, Holmes trova un degno rivale in Lord Blackwood, facoltoso notabile, con manie di grandezza e libri di magia sempre a portata di mano. Holmes riesce a farlo arrestare in tempo dal commissario Lestrade, durante un raccapricciante rituale satanico. La giustizia fa presto il suo corso: lord Blackwood arriva alla forca, viene assicurato a morte certa, e la comunità londinese si llude del ritorno ad una tranquillità apparente. Ma l'oscuro signore dai poteri oculti sparisce dalla sua tomba e torna alle sue malefatte, rafforzato da poteri più inquietanti e misteriosi. Toccherà proprio al grande Sherlock Holmes fare chiarezza sul caso e scoprire tutti i legami fra politica, massoneria e sete di potere che stanno portando la capitale sul Tamigi verso un infausto destino...

A parte la rilettura moderna ed insolita del mitico personaggio, nella quale non si può fare a meno di ammirare tutto il talento di Guy Ritchie per un cinema movimentato e divertente riportato ai suoi antichi fasti, il mondo che contiene il grande Sherlock Holmes è molto fedele alle atmosfere volute dalla fantasia del suo scrittore. Questa avventura racchiude in un certo senso tutto il fervido immaginario di Conan Doyle e lo ravviva come un'icona pop, avviando un benefico processo di modernizzazione che comunque non stona mai con gli ambiziosi propositi dell'eclettico ex marito della rockstar più famosa d'America. "Sherlock Holmes" con il suo ritmo serrato e sciolto movimenta alla grande le paciose e semplici aspettative natalizie di un listino più carente e deludente del solito. Con le sue intuizioni visive e le sorprendenti trovate di Ritchie, il film in questione modifica la slitta di Babbo Natale, applicandoci una sbalorditiva turbina. Nell'allegra combriccola trovano degna accoglienza un ironico e incontenibile Robert Downey Jr. (che piacere ritrovarlo!) e un sobrio Jude Law, altrettanto degno compare. Giochi, scherzi e lazzi spendono in fretta le due ore piene della visione. Sotto sotto c'è l'ossatura robusta di un ottimo thriller avvincente. Porte aperte, anzi spalancate, su un imminente sequel. Aleggia lo spettro di Moriarty, altro nemico storico appuntato sui taccuini del "Sir".

Cinema Opera, Barletta - 28 Dicembre 2009