Joe (Nicholas Cage) è una super accessoriata macchina per uccidere, collaudata con la massima precisione. Esercita meticolosamente il suo sporco lavoro, vagando da una parte all'altra del globo, sottoponendosi da buon stakanovista ai ritmi incessanti che lo rendono letale. Vorrebbe chiudere con il suo passato macchiato di sangue, appendere le pistole al chiodo e ritirarsi. Ma per poterlo fare aspetta la sua grande occasione. Che puntualmente arriva. A Bangkok deve eliminare quattro balordi per conto di Surat, un potente boss locale. Ma la capitale thailandese finisce con il prendere il sopravvento sulla sua delicata missione, fagocitando la sua lucidità. Joe infatti si affida a Kong (Shahkrit Yamnarm), un ragazzino che arrotonda derubando i turisti, e lo sfrutta come galoppino per alcuni lavoretti extra. Trova anche un pò di calore perduto nella seria relazione sentimentale con la commessa di una farmacia che sembra sollevargli degli inevitabili esami di coscienza. In una crisi d'identità sempre più profonda fra obblighi e desideri, Joe cade nel baratro ribellandosi ai suoi padroni. Con effetti collaterali che è facile intuire...
"Bangkok dangerous" è il rifacimento con capitali americani di un action movie asiatico realizzato dagli stessi autori dieci anni prima. La sostanza non cambia, se non attraverso un prezioso ingrediente aggiuntivo: l'esperto Nicholas Cage che precipita nell'inferno di una crisi professionale e morale, risucchiato dal fascino e dai pericoli della metropoli del peccato. Il film sebbene si presenti perfettamente in linea con gli accelleratissimi film d'azione di routine, si avvale però delle leggere ma preziose pause che si legano ad un cinema sofisticato, dal respiro non proprio commerciale. Le ottime e movimentate sequenze d'azione si accompagnano all'abilità di Cage nel cucirsi addosso un personaggio affascinante e maledetto, in debito ad esempio con il cattivo tenente di Herzog o con certi eroi negativi del cinema di Cassavetes. Nonostante l'ambientazione suggestiva e l'abilità dei fratelli Pong nel perfezionare la valenza estetica del prodotto, permane durante la proiezione un senso di noia, accentuato dalla monotonia. Il film ha il difetto di subire i postumi inflazionistici dell'action movie. Fra pochi anni, quando pure le pistolettate ci verranno offerte sul vassoio della tridimensionalità, rivaluteremo il noir moderno e rimpiangeremo i tempi di crisi.
UCI Cinemas, Molfetta - 1 Febbraio 2010 |