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GENITORI & FIGLI: AGITARE BENE PRIMA DELL'USO
Regia:
Giovanni Veronesi
Interpreti:
Michele Placido, Margherita Buy, Silvio Orlando, Luciana Littizzetto, Elena Sofia Ricci, Emanuele Propizio, Andrea Fachinetti, Chiara Passarelli, Piera Degli Esposti
Durata: 112'
Nazionalità: Italia 2010
Genere: commedia
Stagione: 2009-2010
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Genitori & figli: è una questione di agitazione e non di avvertenze per l'uso. E in tutta la penisola ormai pare essere ormai una regola fissa. Anni di onorato servizio, prestato per la premiata scuderia Filmauro, hanno accellerato il percorso formativo di Giovanni Veronesi, sceneggiatore di nascita, con la vocazione per la macchina da presa. Tasello creativo fondamentale per la rinascita di quel cinema toscano che, partendo da Francesco Nuti e passando per Pieraccioni e Ceccherini, ha deliziato in passato platea e noleggio, Veronesi è uno dei tanti cineasti italiani che deve lottare per esaudire le proprie aspirazioni. E allora pronti e via: un film alimentare per il pubblico e uno d'autore per se stesso. Ma a volte, si sa, è possibile mediare. "Genitori & figli" si poggia quindi sulle solide fondamenta di un compromesso ideale: sfruttare un utilissimo spunto di partenza e metterlo al servizio di attori che richiamano al botteghino. Fa capolino un valore aggiunto: ampliare il bacino di utenza rivolgendosi con le motivazioni di un cinema con intenti sociologici non furbeschi, cercando di coinvolgere anche liceali e minorenni per depurarli dal rimbambimento televisivo. La missione di Veronesi non è impossibile, anzi merita tutta la nostra ammirazione: perchè non è facile distogliere i ragazzi di oggi dagli oscuri voleri dei luminari del marketing che, guarda caso, stavolta non hanno puntato ad un preliminare nelle librerie. "Genitori & figli" è un instant movie di straordinaria attualità che mette a confronto due generazioni invischiate in una estenuante lotta continua. Padri e madri che si accapigliano per una comune condanna: i propri figli che sbavano inseguendo un provino per "il grande fratello". Parte da qui il racconto di Veronesi. Con Michele Placido professore di liceo che, sconvolto dall'incolmabile distanza comunicativa con il suo figlio maschio supertatuato con la fissa per i reality, chiede ai suoi studenti di svolgere un tema sul rapporto con i propri genitori. E qui si inserisce lo svolgimento del tema di Nina (Chiara Passarelli): che mette a nudo le fratture insanabili fra la madre (Luciana Littizzetto) e il padre (Silvio Orlando), il fratellino con i suoi inspiegabili rancori xenofobi, la sua difficile età che la porta a relazionarsi con le amiche che mirano all'emancipazione sessuale come traguardo per la libertà individuale. Ma il candore di Nina fa scivolare via la superficialità del mondo circostante: avrà modo di capire l'importanza della famiglia recuperando il rapporto con Lea (Piera Degli Esposti), la nonna paterna, affidata in ospedale proprio alle cure della madre infermiera e cercherà di scoprire il valore del vero amore frequentando un coetaneo che, in fondo, è un bravo ragazzo.
Frizzante e godibile in fase di scrittura, anche se l'impianto regge meno agli sbalzi generazionali fra volponi e nuove leve, "Genitori & figli" si affida alla pesca grossa di schemi collaudati che hanno tenuto in vita la commedia italiana in questi ultimi anni. Veronesi, da esperto direttore d'orchestra, punta totalmente sull'esperienza dei suoi attori, ricavandone un intrattenimento tutto sommato piacevole e divertente. Sotto certi aspetti il film assomiglia ad una sit-com dilatata in cui si respirano vaghe atmosfere cesaroniane provenienti da quel mondo omologato che lo stesso autore pare intenzionato a combattere. Ma il centro della storia viene ad essere la borghesia romana, quindi ci sembra ancora una volta l'effetto collaterale di una scelta forzata. Nell'insieme il film riesce ad avvicinarsi con credibilità ed onestà in difesa del nucleo familiare come punto nevralgico per il recupero del bene comune. Strepitoso cast di qualità, con gustose impennate caricaturali di Placido e Orlando che sembrano l'appendice del "Caimano" di Moretti. Grandissima, incontenibile Piera degli Esposti che rispolvera a tratti la passione del suo passato nel ritratto di una nonnetta energica e sopra le righe che gioca con la vita dando del tu alla morte.
Cinemars, Andria - 26 Febbraio 2010 |
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isabellablu - 03/03/2010 17:23:11
sicuramnte l'impressione alla fine potrebbe essere quella di aver assistito alla solita tematica dell'incompatibilità tra genitori e figli. Ma di sicuro tale tematica, oltre ad essere stata trattata da molti, non finirà mai di generare spunti creativi. Di certo le nuove tecnologie aiutano, ma finiscono per acuire il divario fra figli che a cinque anni già "smanettano" tranquillamente con computer e i-pod e genitori che il più delle volte a malapena sanno accendere il computer...e non a caso il clchè dell'insegnante di lettere che non sa dove abitino le porte usb! Ma non è colpa della tecnologia, probabilmente, è colpa del tempo. resta tempo oggi, a genitori e figli, per poter alla fine della gornata, della settimana, del mese...resta del tempo, dico, per comunicare??? Di certo la comunicazione è difficile, ma lo è sempre stata: chi a sedici anni riusciva ad essere capito ai propri genitori? il sedicenne, è nela sua natura, prova un inconfortabile sentimento di incomprensione...si attenuerà (si spera) con l'età...magari a più di venti anni riconosci il ruolo fondamentale dei genitori... capisci che forse, è un lavoro difficilissimo, e solo la vita ti insegna...non ci sono scuole, non ci sono regole, ci sei tu, un'altra persona e l'amore che provi per questa. L'amore, l'affetto... questo spesso passa in secondo piano....ma chi ha i genitori in difficoltà, è vero, cresce in fretta e comprende subito le mancanze proprio perchè le sperimenta sulla propria pelle. Un film che sicuramente rispolvera svariati clichè, ma in maniera disincantata e tranquilla.
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