Si ricompone la strana coppia di sbirri svitati che è stato un punto di riferimento costante nel declino del poliziottesco americano negli anni '80. Da "Arma letale" a "48 ore", passando per altre pellicole minori, un format concepito per deliziare una fascia giovanile attraverso lo svecchiamento dei canoni classici (inseguimenti, sparatorie, scazzottate) facendo uso di una riverniciata a base di ironia. Per ragioni presumibilmente alimentari cade nella trappola un imbambolato e svogliato Bruce Willis che regala consapevolmente la scena al suo compare Tracy Morgan, scatenata spalla a ruota libera, per un dimenticabile ed ininfluente "buddy movie". Jimmy (Bruce Willis) e Paul (Tracy Morgan) fanno coppia fissa sulla volante e si aiutano a vicenda anche quando non sono in servizio. Il primo è separato da anni e vuole partecipare alle spese per organizzare il matrimonio della sua unica figlia. Ma è in bolletta e l'unica occasione per non farsi sfuggire il suo dovere di genitore è quella di vendere all'asta una Pafko, ricercatissima figurina sportiva degli anni '50. Durante una rapina il prezioso cimelio gli viene sottratto da un ladruncolo da quattro soldi. Indizi e sospetti portano Jimmy e Paul alla corte di un pericolosisimo criminale che, a sua volta, sta inseguendo una ragazza, testimone scomoda in possesso di una compromettente chiavetta dati. L'affare si complica: inseguitori e inseguiti si dispongono a semicerchio mentre i federali, di buon grado, cercano di sbrogliare la matassa. Happy end tradizionale dopo pallottole e risate: all'orizzonte si profila, tra l'altro, un'inaspettata promozione. Ritmo sostenuto e battute pesanti a piacimento stravolte da un pessimo doppiaggio non rendono giustizia al contributo in cabina di regia di Kevin Smith, con un curriculum di tutto rispetto in situazioni alternative. Bruce Willis, si era già detto, se ne sta in disparte con scarsa convinzione assistendo all'one man show del suo interlocutore: un logorroico ma simpatico Tracy Morgan nel quale si ritrova il piglio scapestrato e senza limiti di Eddie Murphy. Tutto è così piatto e inoffensivo come si conviene ad un semplicistico filmetto estivo. Buone le sequenze d'azione e alcune trovate goliardiche (il presunto tradimento della bella moglie di Paul) a suon di turpiloquio che vivacizzano la consistenza della trivialità.
27 Giugno 2010 |