Nonni infuriati sparano. Il "Red" del titolo non sta soltanto a sottolineare il livello rosso di allerta, ma è l'acronimo di "Reduci Estremamente Distruttivi": agenti della Cia della terza età che proprio non riescono a godersi la meritata pensione e, stuzzicati da vecchie ruggini, tornano ad imbracciare i fucili. Frank Moses (Bruce Willis), solitario e funzionale agente a riposo, viene richiamato a rispolverare il suo infallibile addestramento militare perchè disturbato da alcuni nemici non identificati che sembrano voler chiudere un conto aperto. E così per far chiarezza sulla misteriosa operazione in codice che lo vede stavolta in qualità di bersaglio decide di rimettere su la vecchia squadra dislocata fra case di cura e domicili segreti. Ecco così ricomposta la banda al completo: Joe (Freeman), esperto nelle identificazioni, Marvin (Malkovich) addetto agli esplosivi e la bella Victoria (Mirren) dal caricatore dolce come lo zucchero. Il complotto nasconde insidie legate, ovviamente, alla politica estera e alle malefatte della Cia collusa con un esponente di spicco al senato. Frank e la sua banda si ritroveranno così ad alleviare la noia senile con una buona dose di sparatorie, inseguimenti all'ultimo respiro e colpi bassi inferti ai presunti, temerari responsabili.
L'uso insolito di forti dosi d'ironia e un'atmosfera vivacizzata da un ritmo giocoso contribuiscono a sdrammatizzare la forte tensione d'un paradossale intrigo condito da un accumulo di sorprese ed eventi inattesi. "Red" propone in definitiva l'impianto d'un classico film d'azione modificandolo con uno sguardo trasversale ed una buona amministrazione di suspence ed umorismo. Azzeccatissima la trovata degli agenti pensionati (i personaggi comunque provengono dalle pagine di un fumetto della DC Comics) nonchè degli attori che rivestono i ruoli. Su tutti, a parte il veterano Bruce Willis in gran forma, spicca un irresistibile John Malkovich nel ruolo di ex agente schizzato ed imprevedibile. Pur eccedendo in sequenze vertiginose e sparatorie interminabili, il film riesce comunque ad adattarsi a tutte le aspettative, allineandosi in una godibilità di fondo e in un potenziale divertimento per ogni età. La qualità, di gran lunga superiore agli standard piatti dei recenti film d'azione, sembra avere a tratti un respiro antico. Se sbucasse fuori James Bond tirando fuori una sputafuoco dal maialino di peluche (un gadget di Malkovich), non ci sarebbe nulla da eccepire. Del resto in tempi di inflazione nessuno spalancherebbe più lo sguardo davanti all'ostentata licenza d'uccidere che ormai, democraticamente, non si nega più a nessuno.
Cinema Impero, Trani - 16 Maggio 2011 (Barisera) |