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21.04.2012

13° FESTIVAL DEL CINEMA EUROPEO DI LECCE - I PREMI E LE MOTIVAZIONI

Si è conclusa a Lecce la tredicesima edizione, quest'anno particolarmente ricca e significativa, del festival del cinema europeo. Fra gli ospiti internazionali: Terry Gilliam (che ha presentato il corto "Wholly family") e Emir Kusturica (testimone di un bellissimo libro fotografico sul suo cinema, celebrato con una retrospettiva) hanno registrato una calorosa accoglienza di stampa e pubblico. Quest'anno il programma del festival prevedeva anche tributi a Ken Russell e Sergio Castellitto, al quale è stato dedicato il libro curato da Enrico Magrelli "Sergio Castellitto, senza arte ne parte" (ediz.Rubettino).

31.07.2011 - 18.08.2011

Sinfonie di Cinema 2011 – LA COMMEDIA NEL CINEMA ITALIANO

Anche quest’anno torna a Montefiore dell’Aso (AP) la magica atmosfera del festival “Sinfonie di cinema”.

CONSPIRATOR (THE)

Regia: Robert Redford

Interpreti: Robin Wright Penn, James McAvoy, Evan Rachel Wood, Kevin Kline, Justin Long, Tom Wilkinson

Durata: 123'

Nazionalità: USA 2010

Genere: drammatico

Stagione: 2010-2011

Otto volte in cabina di regia nell'arco di un trentennio, un percorso iniziato con un'incetta di premi Oscar ("Gente comune", non particolarmente amato dai suoi fan) e una forte e risoluta spinta ideologica. Il grande attore dalla liscia chioma dorata continua a dividersi e a dividere. "The conspirator" si presta ancora una volta a interpretazioni drastiche, per cui urge munirsi di mezze misure. Capolavoro o passo falso? Diverte, tuttavia, constatare che l'impostazione processuale del lavoro assomiglia tanto a quel film bellissimo ("Il verdetto", 1982) che Redford rifiutò in favore del suo caro compagno di battaglie Paul Newman. Il processo Surratt fu una delle più eclatanti cantonate giudiziarie americane. Washington, primavera 1865. L'ufficiale nordista Frederick Aiken (James McAvoy), avvocato in carriera, ha lottato sul fronte in difesa del suo paese durante la guerra civile ed ora vuole godersi una fetta di gloria. Ma il paese non può fare altrettanto: il presidente Abramo Lincoln viene assassinato durante una rappresentazione teatrale e molti altri suoi collaboratori cadono sotto le schioppettate di ignoti. Si apre immediatamente un'inchiesta: alcuni cospiratori vengono rintracciati e messi agli arresti. Il cerchio si stringe attorno alla modesta pensione gestita da Mary Surratt (Robin Wright Penn), dove pare abbiano avuto luogo in gran segreto gli incontri per pianificare il vile attentato. Nonostante la donna si dichiari innocente, i grandi ufficiali preposti al verdetto sembrano aver già emanato sentenze. Frederick Aiken viene richiamato, stavolta, in difesa della povera donna sul cui capo pende il rischio della forca. La missione è impossibile: le barricate issate dai militari, alla disperata ricerca di colpevoli da stanare, sono invalicabili. Il processo tuttavia appassiona, ma la Costituzione comincia a svolazzare assumendo i contorni d'un miraggio. I fatti storici si riveleranno assurdi: Mary Surratt  verrà condannata a morte sulla base di presunzione di colpevolezza, mentre ai veri cospiratori andrà migliore fortuna.

L'ultimo lavoro del Redford regista affronta con onestà e mestiere un episodio fondamentale nella storia degli Stati Uniti d'America, con una buona gestione della ricostruzione storica e una forte interpretazione della stessa. Attraverso il calvario giudiziario di una povera donna, madre di un ribelle complottista, l'angusta aula giudiziaria rivive il frastuono di processi sommari, atteggiamenti inquisitori, sentenze obbligate. Redford non assume il distacco del cronista, ma nello specifico cerca di legarsi ai suoi film precedenti attraverso l'analisi d'un paese empio in balia di stagioni aride e buie. Western politico, impegnato sul fronte della spettacolarizzazione (la pena di morte ci viene buttata in pasto senza particolari censure) e sul versante autoriale, "The conspirator" nella sua normale formalità riesce, senza ombra di dubbio, a soddisfare le varie esigenze. Ad un bravo James McAvoy si affianca una magistrale Robin Wright Penn, donna sottomessa al ruolo di madre protettiva e alle forti motivazioni idelogiche. Fra le acconciature d'epoca quella di un irriconoscibile Kevin Kline rischia di rivelarsi la più ispirata. Tutto questo mentre aleggia lo spettro beffardo di un sogno americano diventato incubo, in seguito al rumoroso calpestìo delle ragioni democratiche, finite sotto i tacchi della corruzione. La moralizzazione di Redford, semplice osservatore del passato, chiude in fondo un cerchio con la massima naturalezza. Il suo eroe Frederick Aiken inizierà una carriera fortunata nel campo dell'informazione proprio dietro la scrivania del "Washington Post". Guarda caso la stessa redazione dove Bobby tornerà un secolo dopo in camicia bianca arrotolata per fare chiarezza sul Watergate.

Uci Cinemas, Molfetta - 25 Giugno 2011 (Barisera)

Voto:     3 / 5
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