A volte sorprendono un po’ certe iniziative dei distributori. Perchè in questo caso ci troviamo al cospetto di un ripescaggio d’autore con un salto temporale a ritroso di circa trent’anni, anche se francamente non li dimostra affatto. E’ infatti la riedizione aggiornata (nuovo doppiaggio, copia restaurata) di un vecchio lungometraggio di animazione diretto dal pluridecorato Hayao Miyazaki nel ’79, dedicato all’idolo delle prime televisioni commerciali. Lupin III, discendente del famigerato ladro francese, ha avuto lunga vita sul piccolo schermo con una fortunata serie di divertenti e sfrenati cartoni animati, attualmente in regolare programmazione.
L’affascinante mondo di Lupin, come quello di James Bond ha trasferito nei disegni i desideri di tutti i sognatori: ambientazioni esotiche, colpi favolosi, bellezze mozzafiato. L’avventura in questione trae spunto da una sortita del ladro gentiluomo in una ridente località alpina, alla ricerca di clichè per stampare denaro falso.
Inevitabilmente Lupin si ritrova sulle tracce della bella principessa Clarissa, promessa sposa infelice dell’enigmatico conte Cagliostro, un viscido e oscuro criminale che nasconde più di un segreto nei sotterranei del suo castello.
In compagnia dei fedeli compagni di avventura Jigen (il killer dal grilletto facile), Ghemon (il taciturno e concreto samurai) e la bella Fujiko (la prosperosa e capricciosa fidanzata), Lupin cercherà di scongiurare una antica maledizione, mettendo in salvo la povera Clarissa e sgominando i piani criminali del suo rivale.
Il film appartiene alla categoria dei “manga”, ovvero cartoni animati giapponesi non proprio per un pubblico di giovanissimi; nel lavoro di Miyazaki sono ridotti all’osso certe sfumature (nudità e violenza) che troveranno maggior respiro negli anni successivi. Eppure la pellicola nonostante la durata standard non affatica ma si lascia seguire con interesse e passione. L’autenticità e la bellezza dei disegni (pensiamo all’inesistenza degli artifici tecnologici negli anni Settanta) conferiscono al film un fascino particolarissimo; il divertimento, insomma è assicurato anche al pubblico adulto. A conferma della qualità sopra indicata va aggiunto che “Il castello di Cagliostro” conquistò a Cannes nel 1980 un ambito premio dedicato ai film di animazione. Il talento di Miyazaki, all’epoca dei fatti 38enne, avanzava già prepotentemente.
DVD prima edizione - Luglio 2007 (Barisera) |