Una vicina perfida e invadente infila nella buca delle lettere di Lucia (L.Littizzetto) un plico contenente un dvd dal titolo curioso ed inequivocabile, "Dr.Trombhouse". Non si tratta di una burla, ma di una semplice indiscrezione: in quelle immagini bollenti il pornodivo protagonista è l'adolescente Marco (P.Castellitto), figlio di Lucia e Fausto (R.Papaleo). Per la povera mamma è una vera e propria tragedia. Come ci è finito il povero Marco su quel set infuocato? E da chi ha preso tutta quella dimestichezza e disinvoltura con il sesso? E poi quelle misure... Anche per l'incredulo padre, impiegato presso gli uffici di un ente pubblico, la vergogna è incancellabile. Nella vana speranza di far sparire il corpo del reato, il capofamiglia spende la bellezza di 600 euro per togliere dagli scaffali delle edicole quel filmetto di famiglia. Ma non c'è niente da fare: un gioco nato per alzare un pò di quattrini, attraverso la rete si trasforma in uno sputtanamento globale. Marco, che prosegue senza successo i suoi studi in un istituto alberghiero, crede candidamente che in fondo mettere a frutto i doni di madre natura non è una colpa, ma un'opportunità da cogliere al volo. A nulla serviranno gli sforzi dei suoi genitori per dissuaderlo da una carriera divertente e imbarazzante. Il ragazzo scaltro e deciso ha già capito tutto della vita...
Trentesima commedia nell'arco di una stagione cinematografica che si è limitata a sfornare, salvo sporadiche eccezioni, una lunga serie di prodotti leggeri mordi e fuggi, "E' nata una star?" cerca di sorridere sulle trasgressioni e sui tabù della famiglia italiana. Dopo l'avvilente tentativo di Brizzi di parlare di sesso, senza la grazia e lo stile di sceneggiatori motivati dall'ispirazione, il film di Lucio Pellegrini sembra seguire a ruota sovvertendo con sarcasmo e massima libertà i punti fermi di italica tradizione. Ma il risultato paradossalmente si rivela scontato e vecchio. C'era sicuramente più brio ed innovazione in un film di quarant'anni fa, dove per un padre scoprire l'intraprendenza sessuale di un figlio era motivo di vanto e di orgoglio. Per tutto il film la strana coppia Littizzetto/Papaleo si ritrova a discutere animatamente, in piemontese e lucano, sulle virtù nascoste del figlio unico, patite come un problema serissimo: Pietro Castellitto, figlio d'arte, che invece si esprime in gergo romano. I frequenti colpi di sonno e il divertimento col contagocce oscurano l'autorevole fonte di ispirazione del curioso racconto: il romanzo di Nick Hornby, preso con le pinze per una gestione scriteriata che, va sottolineato, rinuncia comunque a carichi di volgarità. Ma la pellicola non lascia alcuna traccia. Come molte altre, del resto. Cosa resterà di questi anni '10? Il nulla, figlio di un appiattimento culturale televisivo, che ci induce a rivalutare, alzandone il livello qualitativo, film massacrati in quegli anni dai critici che, però, come negarlo, almeno riuscivano a divertirsi sul serio.
Cinema Impero, Trani - 25 Marzo 2012 |