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21.04.2012

13° FESTIVAL DEL CINEMA EUROPEO DI LECCE - I PREMI E LE MOTIVAZIONI

Si è conclusa a Lecce la tredicesima edizione, quest'anno particolarmente ricca e significativa, del festival del cinema europeo. Fra gli ospiti internazionali: Terry Gilliam (che ha presentato il corto "Wholly family") e Emir Kusturica (testimone di un bellissimo libro fotografico sul suo cinema, celebrato con una retrospettiva) hanno registrato una calorosa accoglienza di stampa e pubblico. Quest'anno il programma del festival prevedeva anche tributi a Ken Russell e Sergio Castellitto, al quale è stato dedicato il libro curato da Enrico Magrelli "Sergio Castellitto, senza arte ne parte" (ediz.Rubettino).

31.07.2011 - 18.08.2011

Sinfonie di Cinema 2011 – LA COMMEDIA NEL CINEMA ITALIANO

Anche quest’anno torna a Montefiore dell’Aso (AP) la magica atmosfera del festival “Sinfonie di cinema”.

LAST STAND (THE) - L'ULTIMA SFIDA

Regia: Kim Ji-Woon

Interpreti: Arnold Schwarzenegger , Forest Whitaker, Peter Stormare, Rodrigo Santoro, Luis Guzman, Eduardo Noriega

Durata: 105'

Nazionalità: USA 2013

Genere: azione

Stagione: 2012-2013

Beati i politici che un impiego ce l'hanno e che a fine mandato possono tornare sul posto di lavoro e ricominciare dove avevano lasciato per il bene (non sempre) della collettività. Dopo Ronald Reagan, infatti, sul registro dei divi del grande schermo prestati alla politica è entrato di diritto Arnold Schwarzenegger, sceso dal campo di battaglia criminale a quello repubblicano per la bellezza di otto anni. Il granitico, ma in fondo simpaticissimo, attore austriaco si lascia precedere dall'autoironia che lo tiene sulla breccia cinematografica da oltre 30 anni. Icona rassicurante negli anni '80 e, una volta, esempio infallibile delle questioni spinose risolte con le mani o col corpo a corpo, stavolta si mostra alquanto appesantito, mascherato da una tintura improbabile, dotato d'un fisico ancora funzionale alla causa. Lo ritroviamo infatti in veste di sceriffo nella piccola contea di Sommerton Junction, al confine col Messico, dove non accade mai nulla e dove il massimo della vita è farsi pagare un giro di bevute nell'unico diner della zona. Le acque cominciano ad agitarsi quando alcuni brutti ceffi piombano in paese per organizzare, in combutta con altri, il piano di fuga di un evaso pericolosissimo. Gabriel Cortez (E.Noriega), narcotrafficante pluricondannato, riesce a scappare durante un trasferimento, lasciando l'FBI in un mare di guai. A bordo di una vettura supersonica che richiama la  "luna nera" di un vecchio action movie in stile "supercar", il terribile e spietato criminale lascia cadaveri al suo passaggio, con l'intenzione di varcare al più presto il confine. Quando lo sceriffo Ray Owens (A.Schwarzenegger), fiuta la possibilità di meritarsi il suo stipendio, per i criminali non ci sarà storia. Il governatore della California imbraccia la mitraglia e per i nemici saranno dolori...

E' un action movie convenzionale, fuori tempo massimo, sincero e apprezzabile nella sua confezione artigianale che tiene a bada l'estetica videoclippara, in nome di mezzi tradizionali e collaudati per intrattenere il pubblico in cerca di emozioni. Il sudcoreano Kim Ji-Woon, regista dell'interessante "Il buono, il matto, il cattivo", non ci risparmia nulla: sparatorie e duelli in grande stile, inseguimenti, acrobazie da cartone animato e tanta ma tanta violenza stemperata da un umorismo, qui rappresentato dall'incorreggibile Johnny Knoxville della serie televisiva "Jackass". Arnold Schwarzenegger si defila frequentemente, regalando la scena agli altri protagonisti ma la sua presenza ingombrante ai fini del racconto suscita, tuttavia, un disturbante clima di violenza politica che richiama alla mente il filone "Death wish" di Michael Winner. Con l'uomo che si fa giustizia da solo e i cattivi che cadono come birilli nella mattanza. Nell'America di frontiera dove non manca mai un fucile sul divano, fa riflettere, alla luce degli spaventosi attuali episodi di cronaca, questo voler continuare a giocare con la violenza comunicativa. A ridere cioè di alcune xenofobe deformità sociali come il dominio reattivo sul prossimo, anche se per combatterne la prepotenza. Più che un omaggio al "decennio" reaganiano, "The last stand" corre il rischio di oscurare gli innocui propositi di intrattenimento con una filosofia spicciola e volgare. Del tutto contrastante con le beneauguranti intenzioni del vecchio governatore repubblicano tornato suo malgrado sul set per ragioni alimentari o per soddisfazioni personali.

Uci Cinemas, Molfetta - 31 Gennaio 2013

Voto:     2 / 5
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