Ricerca:      Genere:              Ricerca Avanzata

21.04.2012

13° FESTIVAL DEL CINEMA EUROPEO DI LECCE - I PREMI E LE MOTIVAZIONI

Si è conclusa a Lecce la tredicesima edizione, quest'anno particolarmente ricca e significativa, del festival del cinema europeo. Fra gli ospiti internazionali: Terry Gilliam (che ha presentato il corto "Wholly family") e Emir Kusturica (testimone di un bellissimo libro fotografico sul suo cinema, celebrato con una retrospettiva) hanno registrato una calorosa accoglienza di stampa e pubblico. Quest'anno il programma del festival prevedeva anche tributi a Ken Russell e Sergio Castellitto, al quale è stato dedicato il libro curato da Enrico Magrelli "Sergio Castellitto, senza arte ne parte" (ediz.Rubettino).

31.07.2011 - 18.08.2011

Sinfonie di Cinema 2011 – LA COMMEDIA NEL CINEMA ITALIANO

Anche quest’anno torna a Montefiore dell’Aso (AP) la magica atmosfera del festival “Sinfonie di cinema”.

VIVA LA LIBERTÀ

Regia: Roberto D'Andò

Interpreti: Toni Servillo, Valerio Mastandrea, Michela Cescon, Anna Bonaiuto, Valeria Bruni Tedeschi

Durata: 96'

Nazionalità: Italia 2013

Genere: drammatico

Stagione: 2012-2013

Dal 1935, anno di "Tutta la città ne parla° di John Ford, in poi il cinema non ha mai smesso di concedersi, beneficiando talvolta di progressi tecnologici, vivaci trovate narrative sul tema del doppio. Personaggi somiglianti, gemelli omozigoti, con personalità mutevoli in grado di spiazzare nel bene e nel male i testimoni consapevoli e non di una delle trovate più vecchie e sfruttate in campo cinematografico. Il cerchio si restringe nell'ambito della commedia politica, quella dove per così dire il tema del doppio si piega alle esigenze dell'uomo pubblico e ai giochi di partito. Sembrerebbe un film alla Elio Petri, questo "Viva la libertà" che segna il ritorno di Roberto D'Andò dietro la macchina da presa dopo sette lunghi anni. Storia bizzarra che con Toni Servillo protagonista che si fa letteralmente in due sulla scena, sembra essere un'appendice del ruolo di politico in crisi già apprezzato in "Bella addormentata" di Marco Bellocchio. Enrico Oliveri è un segretario ai vertici dell'opposizione che perde le forze quando durante un convegno viene contestato da un'elettrice che lo esorta a trovarsi un altro impiego e a farsi da parte. Afflitto dai sondaggi disastrosi e da una profonda depressione, decide di sottrarsi misteriosamente alla campagna elettorale, facendo perdere le sue tracce. In realtà va a nascondersi in Francia da una vecchia amica che ha realizzato, a differenza sua, le passioni giovanili. Con un trono rimasto vuoto, appunto, l'opposizione perde il suo leader. Quando però il suo portaborse Andrea Bottini (Valerio Mastandrea) scopre che l'onorevole ha un fratello gemello, che si fa chiamare Giovanni Ernani, brillante e intuitivo scrittore di filosofia, affetto da un disturbo bipolare e pertanto custodito in una casa di cura, l'unica alternativa possibile è quella di sostituirlo temporaneamente, assistendo ai nuovi sviluppi. Che, contrariamente alle attese, giocano molte carte a favore del partito. A capo dell'opposizione con la sua avvedutezza e l'innocenza baciata dalla sana follia, il nuovo Enrico Oliveri rinasce con una nuova immagine, restituendo entusiasmo ai suoi elettori. Quanto durerà?

Ispirato al romanzo "Il trono vuoto" dello stesso regista, premio Campiello opera prima nel 2012, "Viva la libertà" getta un faro ad ampio raggio su un paese perennemente in crisi di identità con un leader politico, inizialmente imbavagliato e stretto nella morsa di una coscienza poco serena, che si sottrae al peso delle proprie responsabilità per onestà intellettuale. Toni Servillo, sempre eccellente, non si sottrae alle forzature dei suoi due personaggi controversi, ma divide la scena da buon professionista con un altrettanto convincente Valerio Mastandrea. Il film non ha le impennate da commedia e nemmeno i guizzi de "Il portaborse" di Daniele Luchetti che, dopo vent'anni, si conferma un film ancora baciato dalla modernità. Ma attraverso un sofisticato gioco di scrittura, rinnova allo stesso tempo un gradevole entusiasmo che manca al cosiddetto cinema italiano di qualità. Regista raffinato, illuminato dal metodo, Roberto D'Andò offre la speranza del riscatto sociale a quel pizzico di sana follia che ispira la libertà, appunto, valore spesso troppo soffocato dalle avvilenti logiche di partitocrazia. Nulla di nuovo nei contenuti (tra l'altro il film somiglia senza volerlo, sebbene lontanamente, ad un vecchio istant movie farsesco di Pingitore), ma buona forma invidiabile, convincente. A parte la destinazione d'uso: la minoranza radical-chic che ama specchiarsi in certi concetti e che resta una vera e propria riserva indiana nel cinema di massa a largo consumo.

Cinema Opera, Barletta - 17 Febbraio 2013

Voto:     2,5 / 5
Commenti al Film

Nessuno ha ancora commentato il Film!

Copyright © (2008) Lorenzo Procacci Leone Home | Contatti | Privacy | Credits