Tris di donne in un'immaginaria isoletta dell'arcipelago siciliano: Claudia Gerini è una procace e seducente squillo che vende l'amore, Sabrina Impacciatore una timida operaia d'una fabbrica di tonno in scatola, che porta addosso l'infame marchio di iettatrice, Cristiana Capotondi una brava ragazza di casa tutta occhi e cuore per il suo giovane e intraprendente maritino pescatore. Nella piccola e solare cittadina accadono fatti strani e macabri: prima un uomo d'onore lascia le penne sull'infuocato materasso della donnina allegra, poi il marito della Capotondi, sospettato d'infedeltà coniugale, finisce accidentalmente sotto i colpi di rivoltella della maldestra mogliettina che, per riparare il danno, ha bisogno della copertura e della protezione delle due donne complici dell'accaduto. Di mezzo c'è infatti un milione di euro in contanti frutto di rapine che le tre protagoniste decidono di occultare, provvisoriamente insieme al cadavere scomodo, studiando con calma il da farsi. Ma un solerte e nervoso agente di polizia del "continente" decide di vederci chiaro e comincia a torchiarle, nella speranza di riuscire a trovare una traccia per risalire al criminale disperso e ai soldi che mancano all'appello. Tuttavia la complicità femminile fabbrica un coperchio ideale per un pentolone dal contenuto torbido e velenoso. I caratteri differenti delle tre ragazze interagiranno con effetti imprevisti: resta vile maschio dove vai, diceva un cantautore proiettato nel futuro...
Per il suo esordio Giorgia Farina sceglie una commedia giallo-rosa, con vistosi schemi d'importazione da sit-com televisiva e una solare ambientazione per la gioia dei cinefili con il vezzo dell'approfondimento turistico. Luoghi incantevoli e panoramici che siciliani non sono (il film è girato infatti sulla costa pugliese fra Monopoli e Polignano a Mare) portano alla mente "Il commissario Lo Gatto", film sfortunato, ma divertente, di Dino Risi di un trent'anni fa con un maldestro ufficiale costretto ad indagare nell'omertosa e paciosa realtà isolana. Si ride poco e ci si entusiasma meno al cospetto di una vicenda, lodevole nelle intenzioni, che non spicca mai il volo. Le tre attrici protagoniste si destreggiano con impegno e generosità: colpisce, a tal proposito, la maturazione artistica di Cristiana Capotondi, nella quale si ritrova la grazia e lo stile dell'attrice comica, caratteristica ormai desueta per il nostro cinema (non azzardiamo paragoni col passato, ma un piccolo legame lo si ritrova). Il film tuttavia soffre lungaggini e ripetizioni, convince poco se non nelle lodevoli intenzioni di compensare l'assenza di volgarità con la coraggiosa trovata di proporre una commedia tutta al femminile.
Cinema Impero, Trani - 10 Marzo 2013 |