Ospite a sorpresa negli alberghi a cinque stelle di mezzo mondo, Irene (Margherita Buy) è un'inflessibile e spietata ispettrice che, camuffandosi come una semplice cliente occasionale, analizza e giudica i requisiti di strutture lussuose che vendono sogni e coccole a prezzi inaccessibili. Il suo è un mestiere invidiato che però le impone uno stile di vita piuttosto rigoroso e non proprio esaltante: le abitudini itineranti di Irene le impediscono di condurre una vita regolare. Quella che riesce ad avere ad esempio sua sorella Silvia, sposata più o meno felicemente con un marito anonimo ma onesto, due splendide bambine e una esistenza non meno incasinata. Quando Irene si accorge che il suo lavoro offre privilegi e soddisfazioni legate a doppio nodo con la solitudine e che quei luoghi magici non sono altro che l'irreale anticamera di un'esistenza vuota, fatta di false premure e di incolmabile noia, occorrerà far luce, mettere ordine nel suo passato di compagna infelice cercando di ricucire l'ambiguo rapporto con Andrea (Stefano Accorsi) suo ex-fidanzato con il quale, per non avere rimpianti, ha preferito rifugiarsi nell'alibi di uno sterile ma intenso rapporto di amicizia. Scoprirà suo malgrado che l'illusoria libertà che gli consente di imbarcarsi con sicurezza sul primo volo verso asettiche e desolate suite extra-lusso le sta portando via le cose più care. Ma per discrezione e buon senso, la bella Irene, non potrà tornare sui suoi passi. Il destino imperversa minaccioso con le sue carte d'imbarco e i suoi lunghi questionari di gradimento: il trolley è l'amico inseparabile con il quale, suo malgrado, dovrà continuare a convivere...

Maria Sole Tognazzi torna dietro la macchina da presa a cinque anni di distanza dall'irrisolto "L'uomo che ama"; la leggerezza del tocco e una raffinata sceneggiatura (scritta con Francesca Marciano ed Ivan Cotroneo) sembrano farci rivivere lo sguardo sensibile di "Passato prossimo", un buon esordio di dieci anni fa che aveva lasciato indizi di speranza. Benchè attraverso i viaggi della bravissima attrice protagonista, si voglia raccontare, senza falsi pietismi, una complessa ed inconscia vicenda di solitudini, "Viaggio sola" è un film che si avvale d'un ritmo indovinato, attraverso il curioso e dinamico montaggio di Walter Fasano e le belle musiche di Gabriele Roberto. Dosato benissimo fra il registro della commedia sofisticata e del dramma intimista, è un lavoro che si riappropria gelosamente di tempi cinematografici, riuscendo a raccontare esistenze, passioni e rimpianti nell'arco di novanta minuti in prima classe, con vista sul mondo. In più il film conferma l'affidabilità e la bravura di Margherita Buy, che messe da parte le nevrosi e le forzature dei personaggi del passato, si mette generosamente a nudo in un intenso e delicato ritratto di donna sola, turbato e condizionato da un'insopprimibile senso di malessere ed infelicità.

Cinema Opera, Barletta - 26 Aprile 2013