"Siamo tutte una parola chiave sul motore di ricerca di youporn, io ad esempio sarei una Milf", sentenzia la bella Alice Lantins (Virginie Efira) durante una blindatissima riunione di redazione per il lancio del nuovo numero della rivista di moda "Rebelle". Già: Milf. Mother I like to fuck (donna matura che vorrei scoparmi). E' già in atto una sua trasformazione forzata, un restyling su richiesta motivato dalla necessità di vincere la gara per il posto di nuovo capo redattore. 38 anni, separata, con una figlia adolescente a carico, Alice non ha molto tempo per riordinare la sua vita privata, visto che si è catapultata interamente in quella professionale. E' una donna in carriera che sa stare al mondo, ma che in virtù di questo ha smesso di appassionarsi. E' lenta, se vogliamo, priva di sussulti, appiattita dalla indolenza e dalla paura di rimettersi in gioco. Occorre una immediata e rapida inversione di tendenza. E allora coglie al balzo l'opportunità fornitagli dall'incontro casuale con Balthazar (Pierre Niney), ventenne iscritto alla facoltà di architettura, al quale su un volo intercontinentale ha tenuto stretto la mano per cinque minuti per affrontare la paura di una turbolenza aerea. Il ragazzo è il suo esatto opposto: disordine e fantasia, ma all'occorrenza anche puro e sognatore, in grado di offrirgli un'esistenza più frizzante e ricca di sorprese. Alice, insomma, ricama un flirt di comodo per ringiovanirsi l'immagine. L'esperimento funziona, ma gli effetti collaterali non mancano: il ragazzo, prestante al letto ma dolce e tenero nella vita quotidiana, le si affeziona sul serio. Quando e perchè scoprire le carte?
Annunciato come un potenziale teen-movie stile "Private lessons" di Alan Myerson, con il sempre funzionale ed interessante svezzamento sessuale del ragazzo imbranato nelle braccia della donna esperta, "20 anni di meno" è una commedia romantica che tocca temi interessanti, più o meno attuali, senza sprecarli in farsa. I protagonisti Virginie Efira e Pierre Niney, sembrano affiatati, credibili, fra imbarazzo e tenerezza, curiosità e paure. Sottotraccia il film si preoccupa, fra le altre cose, di inquadrare il mondo esasperato ed esasperante delle riviste patinate, con punti di riferimento assurdi e manie di carrierismo condotte senza lesinare colpi bassi. Ne viene fuori, tutto sommato, un prodotto gradevole e distensivo, ma alla lunga privo di spessore, evanescente, sotto certi aspetti anche così anonimo da risultare inoffensivo. La brava Virginie Efira graffia e gioca con il suo personaggio: donna saziata dalla vita professionale, che riscopre il piacere delle piccole cose, il gusto delle scintille d'amore. Una favola moderna priva di volgarità, mai aggressiva o piatta, molto più adatta ad una meno pretenziosa fruizione televisiva.
Cinema Opera, Barletta - 19 Maggio 2013 |