Regia:
Elizabeth Banks , Steven Brill, Steve Carr, James Duffy, Rusty Cundieff, Peter Farrelly, Griffin Dunne , Patrick Forsberg, James Gunn, Brett Ratner, Bob Odenkirk
Interpreti:
Chloe Moretz, Hugh Jackman, Kate Winslet, Naomi Watts, Halle Berry, Gerard Butler, Anna Faris, Richard Gere, Liev Schreiber, Uma Thurman, Seann William Scott, Kate Bosworth
Durata: 94'
Nazionalità: USA 2013
Genere: film a episodi
Stagione: 2013-2014
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Nei film collettivi sono al varco quasi sempre le stesse insidie: nell'economia generale, a volte, i frammenti più inutili finiscono col prevalere sui più ispirati appesantendo l'insieme. Figuriamoci se la sterile operazione mira, già nelle intenzioni del titolo, a riproporre operazioni irripetibili perchè lontane come il "Kentucky fried movie" di John Landis o "The meaning of life" dei Monty Phyton. In "Comic movie" troviamo un esercito consistente di registi e un cast di divi di prima scelta, alcuni per apparizioni davvero fugaci ed amichevoli (vedi Richard Gere), per una quindicina di episodi, legati dall'aspirante sceneggiatore Dennis Quaid, precipitatosi negli studi di produzione per convincere Greg Kinnear, produttore scettico, a finanziargli le sue storie assurde. Si comincia con un "appuntamento al buio" (l'episodio non è l'unico diretto da Peter Farrelly) che, inutile negarlo, pesca nel torbido della nostra commediaccia (Nando Cicero, of course). Uno svagato e generoso Hugh Jackman si presenta a cena al cospetto della bella Kate Winslet con vistose sporgenze testicolari sul collo sotto la sciarpetta di seta. A tavola, a causa di queste sporgenze difficili da gestire, se ne vedranno di tutti i colori. Si continua a volare sempre più basso con altre vicende assurde: genitori incapaci e cattivi che maltrattano il figlio bamboccione, coppie che si eccitano con giochi erotici di coprofilia (il segmento è davvero pesante e disgustoso) ed altro materiale che è meglio non ricordare. La maggior parte degli episodi, tuttavia, partono dagli appuntamenti fra un uomo e una donna. Fra una gag e l'altra anche finti spot pubblicitari (come in "Arrapaho" di Ciro Ippolito) come gli assorbenti di massima sicurezza che tengono alla larga gli squali e I-Babe, un lettore mp3 con fattezze di bambola gonfiabile che crea spiacevoli inconvenienti con le fessure dove è nascosta la ventola (qui troviamo Richard Gere). Si gioca sporco, fra pessimo gusto e sconcezze verbali, in una situazione di imbarazzo generale visto che troviamo coinvolti molti attori abitualmente a distanza dal fondo del barile, e poi perchè si ride davvero poco. Restano incomprensibili le intenzioni (e non sono benefiche) e il senso di tutta l'operazione, condizionata da un eccesso che alla lunga volendo poi risulta anche sterile ed inoffensivo. L'episodio finale ("Beezel" diretto da James Gunn), tuttavia, riserva gli unici momenti di divertimento autentico. Sulla falsariga delle serie televisive "Amazing stories" o "Twilight zone" in un incrocio curioso fra animazione e attori in carne ed ossa alla "Roger Rabbit" si racconta la storiella assurda di un insano animale domestico morboso e dispettoso, troppo legato al suo padrone. In una cartuccia di colpi a salve, l'ultimo almeno sfiora il bersaglio. Ma non basta a ravvivare del tutto un trascurabile movie che di "comic" ha ben poco.
Uci Cinemas, Molfetta - 6 Settembre 2013 |