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21.04.2012

13° FESTIVAL DEL CINEMA EUROPEO DI LECCE - I PREMI E LE MOTIVAZIONI

Si è conclusa a Lecce la tredicesima edizione, quest'anno particolarmente ricca e significativa, del festival del cinema europeo. Fra gli ospiti internazionali: Terry Gilliam (che ha presentato il corto "Wholly family") e Emir Kusturica (testimone di un bellissimo libro fotografico sul suo cinema, celebrato con una retrospettiva) hanno registrato una calorosa accoglienza di stampa e pubblico. Quest'anno il programma del festival prevedeva anche tributi a Ken Russell e Sergio Castellitto, al quale è stato dedicato il libro curato da Enrico Magrelli "Sergio Castellitto, senza arte ne parte" (ediz.Rubettino).

31.07.2011 - 18.08.2011

Sinfonie di Cinema 2011 – LA COMMEDIA NEL CINEMA ITALIANO

Anche quest’anno torna a Montefiore dell’Aso (AP) la magica atmosfera del festival “Sinfonie di cinema”.

ANDIAMO A QUEL PAESE

Regia: Salvatore Ficarra, Valentino Picone

Interpreti: Salvatore Ficarra, Valentino Picone, Nino Frassica, Mariano Rigillo, Lily Tirinnanzi, Fatima Trotta

Durata: 92'

Nazionalità: Italia 2014

Genere: commedia

Stagione: 2014-2015

Mariano Rigillo e Nino Frassica, tengono testa, in questo caso da buoni comprimari, al duo siciliano Ficarra & Picone, risultando alla fine della fiera provvidenziali. Le ragioni sono molto semplici: esperienza, stile, misura. Il una parola sola: mestiere. Quello che Salvo Ficarra e Valentino Picone hanno assorbito però in un arco più breve e, per loro o nostra sfortuna, comunque ai margini di una destinazione d'uso televisiva che ha spuntato gli artigli della naturalezza, favorendo lo sviluppo di una risata più globalizzata, meno ricercata, più forzata. Al quinto film nel giro di dodici anni i due simpaticissimi cabarettisti palermitani insomma non aggiungono nulla di nuovo alle precedenti incursioni cinematografiche se non adeguare l'intreccio ai tempi della congiuntura attuale, incanalandosi con maggiore accortezza e una evidente rinuncia di volgarità all'asse della nuova, frequente ed invadente commedia italiana. "Andiamo a quel paese" recupera però un solare ritorno alle origini, un clone più vispo e meno furbesco di "Benvenuti al sud", con una Sicilia fotografata da Roberto Forza che sembra aver fermato il tempo agli esterni giorno dei film di Germi, con l'aggiunta del tocco del colore. Salvo e Valentino se ne scappano da Palermo perché disoccupati e incapaci di continuare a vivere a sbafo. Si ritirano a casa dei parenti in un paesino sperduto dell'entroterra abitato prevalentemente da anziani e fiutano benevolmente la possibilità di creare una casa alloggio, spolpando le numerose pensioni degli ospiti. Gli affari procedono a gonfie vele fino a quando una specie di sortilegio non fa passare a miglior vita alcuni poveri contribuenti, decimando gli introiti. E qui a Salvo viene in mente un'idea meravigliosamente diabolica per non rischiare il disastro: far sposare il povero Valentino con la zia Lucia, assicurandosi una rendita con la reversibile. Impresa non proprio facile perché il prete del paese fiuta puzza di scandalo, il barbiere comincia a tenere nella sua sala conferenze aggiornando i suoi paesani sulle malefatte dei due palermitani ed un procuratore comincia ad indagare...

Dopo un avvio brioso ed esaltante il film procede poi ad andatura regolare. Certo l'intreccio e la crisi non solo di argomenti, ma anche di una cinematografia leggera in grado di essere credibile ed entusiasmante non sono memorabili, però l'ora e mezza vola in fretta con piacevolezza, senza troppi danni e si approda ad un prodotto in definitiva innocuo, per tutta la famiglia. E' un umorismo garbato, indolore che si fa beffe dei luoghi comuni della sicilianità con un fare più semplicistico che graffiante. Gli spettatori più avveduti, consapevoli appunto del peso specifico del "mestiere" accoglieranno con piacere e soddisfazione l'apporto fondamentale di Mariano Rigillo e Nino Frassica. E di quanto il vero cinema di matrice comica abbia bisogno di rinverdire i suoi fasti teatrali e umoristici attraverso personaggi del loro spessore, dotati di forte presenza scenica. Qui li ritroviamo un pochino sacrificati (ingiustamente, forse) per dar spazio ai due padroni del film, ad una tipologia di comicità seriale passeggera, evanescente, che non lascia tracce nella memoria e che non va paragonata, per questioni di lesa maestà, ad una esplosiva coppia comica siciliana del tempo che fu, che si fa davvero fatica a nominare.

Cinema Impero, Trani - 6 Novembre 2014

Voto:     2 / 5
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