Appassionante caccia all'uomo, secondo il classico schema della trappola per topi, ambientata prevalentemente nella suggestiva depressione del deserto del Mojave (California) con i due protagonisti, dapprima complici per una normale escursione, che cominciano a diventare man mano nemici dopo un incidente destinato a sconvolgere i distesi equilibri. Ben (Irvine) è una giovane e intraprendente guida della zona, ferrato nel climbing, che conosce benissimo gli impervi sentieri a cielo aperto dove il sole arriva a battere a 50 gradi. Viene incaricato dallo sceriffo di accompagnare il ricco ed esuberante Madec (Douglas), un affarista spaccone e senza scrupoli, a bordo del suo fuoristrada superaccessoriato per una battuta di caccia. In cerca di mufloni, durante un avvistamento un colpo parte dalla canna del magnate prepotente che uccide un poveraccio inconsapevole. Qui avviene un immediato scontro generazionale fra il ragazzo, onesto e scrupoloso, e l'anziano committente che inizia ad intraprendere un articolato percorso criminale per sfinire, dopo aver tentato di comprarne il silenzio, la resistenza di Ben che mette a frutto una battaglia per sopravvivere. Il gioco è appassionante, lo spettatore viene risucchiato nei ritmi serrati di un cinema d'avventura alla "Rambo" che non si vedeva tempo. Si procede però faticosamente verso l'accumulazione di un epilogo più volte rinviato che mette a rischio l'equilibrio strutturale della vicenda. Diretto da un regista alla sua seconda esperienza, "The reach" è un film di genere cucito sulle spalle di un luciferino Michael Douglas, somigliante per una misteriosa serie di circostanze al Rutger Hauer di "The hitcher", del quale il film non fa che ripetere l'impianto spostandolo nelle assolate e proibitive lande californiane. Lo spettatore si ritrova così testimone consapevole dell'eterna lotta fra bene e male, fra tracotanza e onestà, con rituali da arena attenuati ogni tanto da una improbabile caccia al tesoro che la giovane guida intraprende per riuscire a salvarsi. Un film riuscito quindi nella sua prima parte, più naturalistica che serrata in favore dell'action-movie, con un ritrovato, generoso mattatore della situazione che divide la scena fra tensione e ironia.
Uci Cinemas, Molfetta - 22 Luglio 2015 |