In un campus universitario estivo il professor Abe Lucas (Joaquin Phoenix), annoiato professore di filosofia cinquantenne, annega i dilemmi esistenziali attaccandosi ad una fiaschetta di scotch, manifestando forte scetticismo nella sua disciplina, a tu per tu con i suoi giovani studenti, con un riguardo particolare per il parterre femminile che, come è naturale, sbava al cospetto del suo fascino tenebroso. Conquistatore a riposo, il povero docente si ritrova il suo tranquillo alveare minacciato da api esigenti: una collega insoddisfatta dal marito assente ma soprattutto la giovane Jill Pollard (Emma Stone), legata con scarsa convinzione al suo fidanzatino. Il professore è il classimo ammaliante cattivo esempio che mescola la dottrina con la vita privata: qualcosa di molto serio accade fuori dall'aula e dalle tinte leggere di commedia, ci si orienta, con un nesso logico, verso una torbida e misteriosa vicenda gialla. Il professore intuisce un forte potenziale appagante nel delitto perfetto. Sceglie un bersaglio e, nell'assoluto anonimato, decide di uccidere qualcuno per realizzarsi. Non tutto filerà come previsto...
Woody Allen torna ad un genere fortunato, il thriller esistenziale, che già era stato oggetto di analisi in precedenti successi come "Crimini e misfatti", "Sogni e delitti" e il bellissimo "Match point". "Irrational man", pur se irrisolto, limitato e transitorio come tutti gli appuntamenti annuali del regista newyorchese che si alternano con meccanica frenesia, immerge lo spettatore attento in un numero infinito di citazioni cinematografiche e letterarie. Da "Delitto e castigo" e "Nodo alla gola", fino ad una delle poche commedie nere di Dino Risi, che ci auguriamo abbia visto con adeguata prospettiva. Come ci si aspetta il film si presenta scorrevolmente piacevole: si segue in fase di scrittura, visto che presenta come sempre dialoghi sofisticati e pregni. Allen ricama le sue ossessioni esistenziali attorno alla figura ambigua di un professore svogliato e inconsciamente perverso che si esprime attraverso il potere del delitto senza movente. Ad una prima parte convincente ed affascinante seguono sviluppi un pochino prevedibili ed approssimativi. Unica nota dolente in una struttura che mantiene a buoni livelli il solito rigore tecnico, l'ambientazione suggestiva ed un cast generoso in cui spicca sullo sfondo l'annoiata insegnante Parker Posey. Nell'insieme un film piacevole e fruibile che attesta ancora una volta l'innegabile capacità di Allen nel distanziarsi dai suoi soliti marchi di fabbrica, cercando di dare una cifra personale senza essere troppo invasivo o riconoscibile.
Uci Cinemas, Molfetta - 18 Dicembre 2015 |